Snowden è una pellicola che si concentra su un determinato argomento ma qual è la verità che c’è dietro? Ecco la risposta definitiva.
Nel film Snowden, diretto da Oliver Stone e arrivato al cinema nel 2016, si mette al centro di tutto le informazioni, presunte, di cui il governo avrebbe traccia in modo da controllare tutti i cittadini del suo paese anche quando sono sul web.
Il pensiero che i governi spiano i cittadini è, ormai, vecchio quanto il mondo ma questi film fanno aumentare sempre di più i dubbi dato che sembrerebbe molto semplice avere un controllo della situazione nonostante la miriade di dati immessi in rete ogni giorno. Nel film, si vede Edward Snowden, interpretato da Joseph Gordon-Levitt, rivelare informazioni segrete del governo sui programmi di intelligence.
Questo tipo di film ha portato tante persone a chiedersi se il governo possa spiarci per davvero. A rispondere sono stati due informatici apparsi in un video di Slimdogs. I due esperti hanno dissolto tutti i dubbi in merito.
Il governo ci spia? Cosa c’è di vero su Snowden: la risposta degli esperti
I film che trattano il tema della sicurezza personale e dei governi che hanno accesso a qualsiasi tipo di informazioni sono sempre molto sentiti perché sono capaci di innescare tantissime domande. Tra i prodotti più focalizzati su questo ambito troviamo sicuramente la pellicola Snowden e proprio su questa si sono concentrati due informatici.
I due esperti hanno prima visionato una scena in cui nel film si analizzavano alcuni post apparsi in rete. Alla domanda se sia possibile che i governi possano spiare tutti i nostri messaggi social, un informatico evidenzia di come non si possa sapere se sia davvero così. Questo perché quando si utilizza un servizio FOI non si sa mai cosa succede al suo interno. L’altro esperto evidenzia di come nel film si parla di una raccolta dati che avviene tramite dei programmi automatici e questi sistemi potrebbero essere in mano ai governi. Ad esempio, in Cina c’è il grande firewall cinese in cui tutte le connessioni in ingresso vicine al paese sono filtrate e analizzate.
Il sistema, anche se ad un livello molto avanzato, è quello che usa Google ma, come svela l’informatico presente, la società nel contratto avverte l’utente che raccoglie dati nei servizi che utilizza, che sia tramite la posta elettronica oppure le foto che si pubblicano, controlla tutto. Dunque, la certezza che i governi ci spiano non c’è ma ci sono delle infrastrutture che possono far pensare che, alla fine, sia così.
