“Volevo scomparire”, Nek rivela il suo momento peggiore: dal buio alla rinascita

Nek ha deciso di raccontare una pagina difficile della sua vita ed il momento in cui si è rialzato con coraggio. Il cantante lo ha fatto in diretta tv: ecco che cosa ha detto.

È uno di quei cantanti la cui popolarità non si è mai svanita, riuscendo sempre a dimostrare quanto vale in ogni circostanza. Ma purtroppo, esattamente come molti altri suoi colleghi, anche lui non ha sempre avuto un cammino semplice nel corso della sua carriera. Questo ed altro lo ha raccontato in un monologo a Le Iene, dove è stato invitato come ospite speciale.

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fonte foto: Ansa

I fan della trasmissione di Italia 1 sanno molto bene che, durante le settimane, vengono invitati diversi ospiti che decidono di parlare di un fatto personale o altro. Tra i volti che hanno preso parte nella puntata andata in onda martedì 15 novembre c’era proprio Filippo Neviani, per tutti semplicemente Nek. Il cantautore si è preparato ed ha esposto un monologo sentito ed accorato.

L’artista emiliano, durante il suo appuntamento a Le Iene, ha messo in luce alcuni aspetti che non erano stati rivelati nella sua vita e nella sua carriera. Portando alla ribalta le sue paure ed il coraggio che ci ha messo per affrontare alcune situazioni più scomode che lo hanno spinto a cambiare e trasformare il suo percorso. Un racconto forte che ha fatto il giro del web con il video.

Le Iene, il monologo di Nek: le critiche ed il coraggio

In pochi minuti messi a disposizione della trasmissione, Filippo Neviani ha sintetizzato circa trent’anni della sua vita e carriera professionale, partendo dai suoi esordi a quando ha partecipato per la prima volta al Festival di Sanremo in cui ricevette delle dure polemiche che gli avevano messo uno stato di agitazione tale da avere paura di esibirsi.

Era il 1993 quando Nek fu da tutti accusato di essere contro la legge sull’aborto quando presentò il brano “In Te” alla kermesse musicale. Una canzone che è stata massacrata prima che la cantasse all’Ariston, ha confessato il cantante durante il monologo. Ha ammesso che in quell’occasione era salito sul palco ma la voce non gli usciva e Pippo Baudo lo incoraggiò invitandolo ad usare il diaframma.

“Volevo scomparire”, ha detto durante il racconto per poi ammettere che proprio quella sera ha scoperto di avere un coraggio che non pensava di avere e che poi lo ha accompagnato per tutta la sua carriera e nella sua vita. Non si è fatto distruggere dalle critiche che sono arrivate, smentendo tutti quelli che credevano che la sua carriera fosse una semplice meteora.

Nek, il dolore per la morte del padre

Sempre durante il monologo a Le Iene, Neviani ha parlato anche di un altro dolore profondissimo che ha provato, quello quando è venuto a mancare il padre. Ha raccontato che quell’evento lo ha cambiato in modo profondo e anche in quel momento ad aiutarlo è stata una forma di coraggio diversa da quella del ’93, dove è riuscito a trasformare l’assenza in presenza.

Si è detto di essere stato coraggioso di accettare il cambiamento che gli era stato imposto e ha ammesso che il padre lo ritrova in ogni parte: dalle piante del suo giardino al profumo del bosco, passando al Lambrusco che beve insieme agli amici. Tutte situazioni che sente la sua vicinanza.

La paura per l’incidente alla mano

Nel monologo non poteva mancare la parte in cui parla del grave incidente che ha messo a rischio la sua carriera. È successo circa due anni fa, in piena pandemia, quando si è squarciato la mano con una sega circolare. Un momento sconfortante ma che non si è fatto abbattere, raccogliendo il coraggio che gli era rimasto e prendendo in mano la situazione.

Nek in quella occasione si è dovuto operare alla mano ed è stato uno dei momento più difficili della sua vita. Questo perché la ferita lo ha tenuto fermo per diversi mesi e solo dopo è tornato a suonare e fare musica. Per fortuna le cose sono andate bene. “Non è facile, ma se impariamo ad accettare le cose brutte possano trasformarsi in un’opportunità di riscatto”, ha detto.

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