Omicidio Alessio Madeddu, confessa il colpevole della morte dello chef

Omicidio Alessio Madeddu, nelle scorse ore pare sia stato arrestato l’uomo che ha ucciso lo chef sardo, il reo confesso ha spiegato anche le motivazioni.

Omicidio Alessio Madeddu
screenshoot tv

Il famoso chef sardo è stato trovato morto davanti il suo ristorante a soli cinquantaquattro anni proprio ieri, l’uomo era conosciuto dal grande pubblico tv per la sua partecipazione ad una delle puntata di 4 Ristoranti, il programma condotto su Tv8 da Alessandro Borghese.

Oggi si è arrivati ad un punto di svolta, pare infatti che l’assassino abbia confessato l’omicidio proprio nel corso della notte spiegando anche i motivo che lo hanno condotto a questo insano gesto.

Si tratta di un panettiere di Sant’Anna Arresi, tale Angelo Bracasi di 43 anni come riporta il sito di Fanpage, la sua confessione è arrivata davanti il pm Rita Cariello. Ma cosa lo ha spinto a questo gesto?

Omicidio Alessio Madeddu, dietro il gesto motivi sentimentali

Omicidio Alessio Madeddu è uno degli argomenti di cui si parla proprio da ieri, giorno in cui è stato scoperto il corpo dello chef sardo davanti al suo ristorante.

A confessare nella notte è stato Angelo Bracasi che come riporta il sito di Fanpage ha ammesso di aver fatto tutto per motivi sentimentali, pare infatti che tra i due ci fosse di mezzo una donna. Un motivo passionale di cui lo stesso reo confesso ha dichiarato di essersi pentito.

Nello specifico l’uomo ha raccontato alla presenza del suo avvocato di essere geloso della moglie che lavorava proprio nel locale dello chef, il tutto, sempre da come si legge su Fanpage sarebbe iniziato con un dialogo tranquillo per poi degenerare fino alla morte.

La sua aggressione è infatti avvenuta con una accetta dalla quale lo chef ha inutilmente cercato di difendersi, dalla ricostruzione pare infatti che la morte è arrivata a seguito delle tante percosse ricevute al collo, alla schiena e al fianco. Al momento il panettiere è stato trasferito nel carcere di Uta a Cagliari.

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Un particolare, lo chef da Marzo era agli arresti domiciliari per la condanna di sei anni e otto mesi dopo l’aggressione ai danni dei carabinieri: la loro auto era stata ribaltata da una ruspa.

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