Gillian Anderson, tutto sul passato “anarchico” dell’attrice

L’attrice Gillian Anderson ha stupito tutti con le dichiarazioni riguardanti il suo passato, che è stato definito addirittura “anarchico” dalla donna stessa.

Gillian Anderson
Gillian Anderson (Getty Images)

Gillian Anderson è un’attrice americana molto famosa, naturalizzata britannica. La donna deve la sua notorietà principalmente alla partecipazione alla serie tv X Files andata in onda durante gli anni ’90 e in cui ha interpretato il ruolo della detective Dana Scully. Tanti altri sono i ruoli che ha rivestito nel corso della sua lunga carriera, che l’hanno fatta apprezzare maggiormente dal pubblico. Secondo alcune rivelazioni rilasciate durante un’intervista la Anderson pare che abbia avuto un passato definito anarchico, in cui ha vissuto tante esperienze e ha preso anche delle decisioni sbagliate.

Gillian Anderson, le origini e l’infanzia

Classe 1968 Anderson nasce dalla madre Rosemary analista di computer e dal padre Edward che invece gestiva un’azienda di post-produzione cinematografica. La piccola Gillian viene al mondo a Chicago, ma la sua famiglia presto si trasferì a Porto Rico per poco più di un anno e successivamente a Crouch End e poi a Londra. È in quest’ultima città che si stabiliscono per circa 9 anni e in cui la Anderson passa i primi anni della sua infanzia, luogo che resterà per sempre nel cuore. Avviene poi però il ritorno negli Stati Uniti, luogo dove frequenta anche le scuole. Fin da piccola sviluppa un certo interesse verso la biologia marina, anche se contemporaneamente si fa strada in lei la passione per la recitazione, e inizia anche alcuni progetti teatrali soprattutto al liceo.

Successivamente frequenta una scuola di teatro all’università DePaul. È proprio a teatro che fa il suo esordio nel 1990 facendo parte di una commedia intitolata Abstent Friends per cui vince anche un premio come miglior esordiente. Decide poi nel 1992 di andare a Los Angeles per cercare fortuna in campo cinematografico, anche se inizialmente non riesce a farsi strada in questo mondo. Nel 1993 fa parte di una commedia intitolata Class of ’96 e nello stesso anno ottiene la parte di Dana Scully in X-Files, che la porterà a uno straordinario successo, ottenendo anche dei riconoscimenti importanti come Golden Globe, Skin Actors Guild e Emmy Awards.

Una carriera in ascesa grazie a X-Files

Grazie a X-Files la carriera della Anderson impenna decisamente, portandola ad avere una visibilità e notorietà importante. Vari sono i ruoli che negli anni ottiene sia per il cinema che per la televisione. Al cinema ad esempio da ricordare la sua partecipazione in opere come L’ultimo re di Scozia, Closure, i due film di X-Files, Johnny English La rinascita. Nel piccolo schermo invece ha recitato in miniserie come Grandi Speranze e Guerra e pace e in serie tv di successo come American Gods, Sex Education e la fortunatissima The Crown, in cui ha interpretato egregiamente il ruolo di Margaret Thatcher.

La turbolenta vita sentimentale della Anderson

Si tratta di un passato sentimentale abbastanza turbolento quello dell’attrice Anderson. La donna si è sposata nel 1994 una prima volta con Clyde Klotz, un regista che aveva conosciuto sul set della serie X Files. Per quanto riguarda il loro matrimonio, pare sia stata scelta per la celebrazione delle nozze una cerimonia buddista. Insieme i due hanno anche avuto una figlia, che hanno chiamato Piper Maru. Il loro amore però non è durato a lungo e la coppia ha deciso di divorziare nel 1997. L’attrice si è sposata poi una seconda volta nel 2004 con il documentarista Julian Ozanne, decidendo di convolare a nozze su un’isola in Kenya.

Anche questa matrimonio non è riuscito a decollare e i due si sono separati appena due anni dopo, nel 2006, divorziando poi nel 2007. Un’altra relazione importante per la Anderson è stata poi quella con Mark Griffiths, un imprenditore con cui ha anche allargato la propria famiglia, mettendo al mondo due figli Oscar e Felix. Non è stata fortunata nemmeno questa relazione, che ormai è finita da diversi anni. Attualmente pare che la donna sia legata nuovamente ad un uomo, Peter Morgan, uno sceneggiatore che ha lavorato insieme a lei anche nella serie tv The Crown.

Gillian Anderson, il suo passato anarchico

Probabilmente molte persone non se l’aspetterebbero mai, ma l’attrice Gillian Anderson nel suo passato ha vissuto una fase di totale anarchia e ribellione. Da adolescente infatti la donna ha raccontato durante un’intervista di essere stata una ragazzina abbastanza particolare, che si colorava i capelli di viola, portava il piercing al naso, e ascoltava musica arrabbiata. Crescendo però ha anche affrontato vari altri problemi, raccontando anche di aver vissuto momenti di estrema depressione e anche una dipendenza dalla droga, come è stato riportato dal Corriere.it. La donna ha sperimentato anche molto nel campo delle relazioni, raccontando di aver avuto una storia con una donna durante gli anni del liceo.

Si trattò infatti di una lunga relazione che fu per lei anche molto importante. Successivamente, come riportato anche da Vanity Fair, ebbe anche una storia con un tossicodipendente punk e poi con un uomo davvero molto più grande di lei, spiegando che era in particolare proprio la sua attitudine da anarchica che la spingeva a vivere relazioni e situazioni in modo totalmente inconsueto. Un passato dunque in cui la donna ha fatto molte esperienze, e in cui ha affrontato anche momenti bui, ma che l’hanno sicuramente aiutata a crescere e maturare.

Via da Hollywood, l’altra faccia della medaglia

Durante il corso della sua carriera la Anderson ha potuto avere modo di vivere da vicino la realtà del mondo di Hollywood. Se da un lato è un luogo tanto agognato e desiderato per moltissimi attori, per la Anderson invece non faceva proprio per lei. È stato nel 2002 infatti che decise di trasferirsi a Londra. Come abbiamo già accennato, quando era una bambina aveva passato anni della sua infanzia in questo luogo, e aveva sempre sentito una grande mancanza al punto di spingerla a ritornarci da adulta.

Fu così che decise di ritornare nella sua Londra, spiegando che la sua scelta era stata dovuta anche ad un rapporto un po’ complicato nel gestire la sua notorietà e anche al fatto di aver avuto modo di scoprire la faccia della medaglia negativa dell’industria cinematografica hollywoodiana. La donna durante un’intervista ha addirittura aggiunto che odiava davvero quel mondo e non vedeva l’ora di potersi allontanare, non prendendo mai più in considerazione l’idea di un giorno di ritornare in America.

L’impegno da attivista

Gillian Anderson ha dimostrato di essere una donna molto forte e con principi solidi e concreti, che ha fatto dell’attivismo una delle sue più grandi forze. Gillian infatti sostiene un’associazione che si occupa di neurofibromatosi, malattia di cui soffriva il proprio fratello Aaron che purtroppo è morto giovane l’età di soli 30 anni. Questa malattia è ereditaria e colpisce principalmente le cellule nervose, ed è contraddistinta anche dalla presenza di vari tumori a volte maligni o meno sia nel tessuto nervoso, che sulla pelle. Inoltre la Anderson è anche ambasciatrice di un movimento che si occupa dei diritti delle popolazioni indigene cioè il Survival International e nel 2013 ha sostenuto una campagna per salvare la popolazione degli Awà che a quanto pare è una tra le più minacciate di tutto il pianeta.

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X-Files, le crisi di panico sul set

Indubbiamente uno dei progetti lavorativi più importanti dell’intera carriera della Anderson è stata sicuramente la partecipazione nella nota serie televisiva X-Files. Per anni infatti la donna ha interpretato il personaggio di Dana Scully, che è stato molto amato dai numerosissimi fan. La sua partecipazione sul set però a quanto pare non è stata sempre così facile per l’attrice. È stato ai microfoni di The Hollywood Reporter che la Anderson ha raccontato di quando durante la fase di ripresa della serie televisiva abbia vissuto momenti anche molto difficili riscontrando delle piccole crisi di panico. Sembra infatti che l’attrice fosse talmente tanto immersa del suo personaggio da riuscire quasi più a sopportarlo.

La donna ha spiegato che non riusciva a guardare la serie e non voleva vedere foto, e appena poteva sentiva l’esigenza di staccare completamente e allontanarsi dalla televisione. Ecco perché spesso si rifugiava nel mondo teatrale o ricopriva ruoli diversi, per poi ritornare nuovamente preparata per una nuova stagione di X-Files. L’attrice ha dichiarato che spesso ci si dedica talmente tanto ad un personaggio che ci si perde dietro tantissimo tempo e ciò porta anche a delle conseguenze.

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