Michael Keaton, un caso di omonimia che sembra un segno del destino

Tra gli attori di successo americani vi è anche Michael Keaton. Un caso di omonimia nella sua vita sembra essere stato un vero segno del destino.

Michael Keaton
Michael Keaton (Getty Images)

Tra gli attori americani con maggiore talento da nominare vi è certamente Michael Keaton, che da anni porta avanti una splendida carriera ricca di successi. Tantissimi sono stati infatti i film in cui ha recitato e che lo hanno fatto conoscere al pubblico, guadagnando la fama che merita. Tra le opere da citare ad esempio ci sono Beetlejuice spiritello porcello, alcuni film della saga di Batman, Molto rumore per nulla, My Life, Jackie Brown, Birdman, Il caso Spotlight, The Founder. Forse non molti lo sapranno, ma un caso di omonimia davvero particolare sembra sia stato un vero e proprio segno del destino nella vita dell’uomo.

Michael Keaton, le origini dell’attore

Classe 1951, Michael Keaton nasce in Pennsylvania a Pittsburgh, ed è figlio di un ingegnere civile e di una casalinga. I suoi genitori, George A. Douglas e Leona Elizabeth Loftus crearono una famiglia molto numerosa, e infatti Keaton è l’ultimo di 7 fratelli. La madre ha origini irlandesi, mentre il padre scozzesi, irlandesi e inglesi. Per quanto riguarda l’educazione di Keaton, sappiamo che dopo aver finito il liceo, si iscrisse all’università dove maturò anche la sua passione per la recitazione, prendendo parte ad alcune commedie scolastiche. Dopo aver lasciato l’università iniziò a lavorare come tassista, nel frattempo dedicandosi anche all’amore per la recitazione interpretando qualche ruolo in teatro.

Dopo essere stato affascinato dal mondo dello spettacolo, avendo lavorato come operatore di ripresa in televisione, decise poi di trasferirsi a Los Angeles sperando di poter ottenere qualche contatto che gli aprisse le porte del cinema. Nel 1975 intanto lavorò in alcune sitcom. La sua prima apparizione cinematografica arrivò però nel 1982, lavorando all’interno del film Night shift turno di notte, che vide alla regia Ron Howard. Il primissimo successo vero e proprio però lo guadagnò partecipando nel film di Tim Burton Beetlejuice spiritello porcello del 1988, che gli aprì grandi opportunità, come la sua partecipazione nel ruolo del protagonista del film Batman del 1989. Tantissime poi le opere cinematografiche a cui ha preso parte, che l’hanno visto ottenere anche vari riconoscimenti importanti da parte della critica.

Vita sentimentale, le storie più importanti

Per quanto riguarda la vita sentimentale di Michael Keaton sappiamo che nella sua vita si è sposato soltanto una volta nel 1982 con Caroline McWilliams, una sua collega. I due insieme avevano anche creato una famiglia e nel 1983 è nato il loro figlio Sean. Il loro amore è durato circa 8 anni, infatti i due hanno divorziato poi nel 1990. Un’altra relazione molto importante per Keaton è stata quella con un’altra collega, cioè Courtney Cox, volto molto noto poiché una delle protagoniste della serie televisiva Friends. I due sono stati insieme dal 1989 al 1995. La donna addirittura su People rilasciò delle dichiarazioni molto profonde nei confronti dell’uomo, spiegando che per lei è stata la relazione più importante di tutta la sua vita.

La Cox riteneva infatti l’uomo una persona davvero meravigliosa, spiegando che tra di loro c’era stata una grande intesa, poiché amavano fare le stesse cose, cucinare insieme, provare con i copioni. A quanto pare però la Cox ha anche dichiarato che purtroppo la loro relazione non è mai stata semplice.

La relazione con Michelle Pfeiffer, non la voleva sul set

Tra le altre relazioni di Michael Keaton di cui si è parlato nel suo passato c’è stata anche quella con la nota attrice Michelle Pfeiffer. Sembra infatti che addirittura secondo quanto riportato dal Corriere.it, durante la realizzazione di Batman di Tim Burton, Keaton non volle Pfeiffer all’interno del cast. All’epoca infatti i due erano fidanzati e l’attore preferiva non recitare con la donna poiché la sua presenza gli avrebbe provocato dell’imbarazzo. A distanza di tre anni poi a quanto pare l’uomo ci ripensò e infatti la Pfeiffer recitò al suo fianco nel film del 1992 Batman Il ritorno.

Michael Keaton, un vero segno del destino quell’omonimia

Forse non saranno in molti a saperlo, ma il vero nome di Michael Keaton e Michael John Douglas, che abbreviato sarebbe Michael Douglas. È facile dunque capire che se l’uomo non avesse modificato il suo cognome, sarebbe andato incontro ad un strano caso di omonimia con un altro famosissimo attore, e cioè proprio Michael Douglas che era già noto e apprezzato quando Keaton si affacciò al mondo del cinema. Pare che fu nel 1975, agli inizi della sua carriera quando ancora lavorava nelle sitcom, che Keaton decise di modificare il proprio cognome.

Tale scelta inoltre sarebbe stata anche inevitabile poiché Keaton non avrebbe mai potuto iscriversi alla SAG, cioè il sindacato degli attori, poiché vi è il divieto di accettare all’interno due membri con il medesimo cognome. Durante gli anni si è diffusa anche una voce che riguarda la scelta del cognome Keaton. Alcuni rumors infatti avevano voluto vedere in questa decisione la volontà di fare un omaggio all’attrice Diane Keaton. Pare però che dopo anni l’uomo abbia smentito tale notizia, e probabilmente la sua scelta si deve invece ad una simpatia nei confronti di Buster Keaton, un altro attore molto famoso. Ad ogni modo sicuramente il cinema era nel destino dell’attore, che è nato già con un nome e cognome che rimandava proprio ad una star di Hollywood.

Il ruolo di Batman, polemiche e ritorni

Indimenticabile l’interpretazione di Michael Keaton nel film Batman di Tim Burton. Moltissimi lo hanno amato in questo ruolo e altrettanti lo hanno odiato, alcuni dei quali addirittura ancora prima che interpretasse la parte. Pare infatti che quando fu proposto Keaton nel ruolo di Batman, i fan del fumetto non furono per nulla d’accordo con la scelta. Sembra infatti che Keaton veniva più percepito come un attore comico, e dunque si pensava che questo personaggio avrebbe in qualche modo ridicolizzato del tutto il supereroe. Migliaia le lettere di protesta che arrivarono alla Warner Bros, piene di insulti e rabbia.

Successivamente poi però a quanto pare molti ebbero modo di ricredersi, e addirittura furono in tantissimi a volerlo anche per il terzo film della serie, ma l’uomo a quanto pare dopo aver letto il copione decise di rinunciare, rifiutando addirittura 15 milioni di dollari. Una splendida novità recente però riguarda proprio la possibilità di rivedere Keaton ancora una volta nei panni di Batman. A quanto pare infatti l’uomo riprenderà questo ruolo per il film The Flash in cui nella trama si mescoleranno diversi universi paralleli e supereroi. Un film molto atteso da tutto il pubblico, anche se a quanto pare ci sono stati già alcuni problemi durante la lavorazione sul set, con un incidente per un operatore di ripresa.

Michael Keaton, un rifiuto clamoroso

Nella carriera di moltissimi attori famosi e richiesti, non mancano di certo anche rifiuti a ruoli che magari poi col tempo si rivelano delle scelte non proprio azzeccate. È successo anche a Michael Keaton, quando gli era stato offerto il ruolo di uno dei personaggi della serie tv Lost, che ha ottenuto un successo incredibile, e cioè quello di Jack Shephard. All’inizio Keaton aveva deciso di accettare il ruolo, spiegando che era molto felice di poter far parte dello show, ma poi qualcosa andò storto e decise all’ultimo di rifiutare.

Ma che cosa spinse l’attore a cambiare così repentinamente idea? Pare che inizialmente il personaggio di Jack era destinato a morire quasi subito nello show, e dunque per Keaton sarebbe stato un impegno lavorativo che non gli avrebbe preso troppo tempo. Successivamente però poi gli sceneggiatori e produttori decisero che il personaggio di Jack avrebbe avuto il ruolo di protagonista, e sarebbe stato presente per diverse serie. Fu dunque a quel punto che Keaton decise di rifiutare la parte, che fu poi affidata a Matthew Fox.

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Oscar e riconoscimenti

Nella sua carriera Michael Keaton è riuscito ad ottenere tantissimi riconoscimenti da parte della critica. È stato però solamente nel 2014 grazie al film Birdman, una commedia drammatica del regista Alejandro Gonzalez Iñarritu, che l’uomo riuscì ad ottenere con Oscar. Per questo ruolo l’uomo guadagnò anche un Golden Globe, uno Screen actor guild award e un Critics Choice Awards. L’attore inoltre l’anno successivo, nel 2015, prese parte anche a Il caso Spotlight, opera che ricevette un Oscar come miglior film.

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