Alessandro Cecchi Paone finisce ancora una volta nel mirino di attacchi social. Ma che cosa è successo? Ecco i dettagli.
Alessandro Cecchi Paone è un personaggio che ha senza alcun dubbio sempre fatto parlare e chiacchierare molto di sé. D’altronde si sta parlando di un uomo che ha sempre detto la sua opinione ed espresso la sua posizione, anche su tematiche molto delicate e importanti, che l’hanno portato sotto la luce dei riflettori. In mente non può non tornare la sua lite con Walter Zenga, avvenuta un po’ di tempo fa.
Questa volta però a metterlo nel mirino è stato addirittura Matteo Salvini. Tutto si lega a una delle questioni più importanti dell’ultimo periodo, ossia il ddl Zan. Ma che cosa è successo? Giusto entrare nel dettaglio, perché la curiosità non può non essere tantissima, visti i personaggi protagonisti.
Alessandro Cecchi Paone sotto attacco: ecco chi l’ha messo nel mirino
Il leader della Lega, che tra l’altro pare avere recentemente scritto a Fedez, che si è a dir poco esposto su questa tematica, ha criticato aspramente alcune dette dal giornalista. Il tutto è avvenuto tramite un tweet apparso sul profilo ufficiale del senatore. Questo quanto scritto: “Il testimonial della legge Zan ammette candidamente che una legittima idea di famiglia dovrebbe essere perseguibile penalmente come “incitamento all’odio” (!). Altro che invenzioni di quel retrogrado di Salvini…
Le idee NON si processano, NO al pensiero unico, viva la Libertà“. Dichiarazioni a cui non serve aggiungere davvero molto altro.
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Insomma, un attacco in piena regola quello di Salvini, che continua a non far finire le polemiche e la discussione su questo disegno di legge. Ora non resta che attendere se ci sarà una replica da parte del buon Cecchi Paone. Il conduttore è uno di quei personaggi televisivi che più si è esposto sull’argomento. Ora non resta che aspettare e vedere se continuerà questo duello a distanza via social o se si proverà a gettare acqua sul fuoco, evitando ulteriori e inutili polemiche.
Il testimonial della legge Zan ammette candidamente che una legittima idea di famiglia dovrebbe essere PERSEGUIBILE penalmente come “incitamento all’odio” (!). Altro che invenzioni di quel retrogrado di Salvini…
Le idee NON si processano, NO al pensiero unico, viva la Libertà. pic.twitter.com/Hyndm6a1vj— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 7, 2021