Alba Rohrwacher, un passato da ribelle

Alba Rohrwacher quel passato che non tutti sapevano. Un anima ribelle sin da piccola. Ma scopriamo la sua infanzia. 

Alba Rohrwacher

Alba Rohrwacher, quel viso d’angelo che mostra ai più, sembra nascondere un diavolo interiore. Stasera in prima serata su Rai 2 la vedremo protagonista nel film “Troppa grazia” una commedia diretta da Gianni Zanasi che vede esibirsi, accanto all’attrice, il giovane favoloso Elio Germano. La protagonista è Lucia (Alba), una geometra e madre single che riceve un appalto illegale che le farebbe guadagnare tantissimo. Proprio durante un sopralluogo ha un incontro che le cambierà la vita. In questo film aleggia nell’aria un forte senso di spiritualità. Ma ritorniamo alla rivelazione che nessuno si sarebbe mai aspettato da Alba.

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Alba Rohrwacher, la confessione che nessuno sapeva

Alba Rohrwacher

Alba racconta la sua infanzia. Confessa di esser stata una ragazzina molto inquieta a causa del soffocamento che gli portava vivere nel piccolo paesino in provincia di Terni. Da sempre l’attrice era stata spinta da questo impellente desiderio di fuggire, il suo cognome strano non era ben visto nel paesino. Continua con il dichiarare che il suo passato è stato sancito anche dalla violenza, si definisce un animo ribelle che a volte esagerava, soprattutto nei confronti della famiglia. Ma con la sorella ha sempre avuto uno splendido rapporto.

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Oggi Alba sembra aver trovato un equilibrio nella sua vita. La sua carriera va a gonfie vele, si è aggiudicata diverse vittorie, tra cui due David di Donatello, uno nel film “Giorni e nuvole” e l’altro per la mirabile interpretazione in “Il papà di Giovanna“. Un’attrice che ha sempre nascosto la sua vita privata, ma ci ha sempre regalato tantissime gioie grazie ai suoi film.

 

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