Il Padrino ha rischiato di non uscire, ecco perché

Il Padrino è considerato da anni ormai un vero cult del genere ma la sua storia produttiva ha delle ombre importanti che hanno rischiato di compromettere il progetto.

Il Padrino, film ispirato alla Famiglia Gambino
Il Padrino, film ispirato alla Famiglia Gambino

A partire dalla riluttanza di Coppola nei confronti del progetto – non voleva girare Il Padrino perché non lo riteneva abbastanza artistico – fino a problemi più grande, il film ha rischiato di non vedere mai la luce. Sembrerebbe infatti che molte famiglie mafiose tra le più influenti in America tentarono di impedire che il progetto vedesse luce. Alla fine si giunse ad uno strano accordo: che la parola mafia non venisse mai utilizzata all’interno del film.

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Il Padrino, altre curiosità

Marlon Brando ne Il Padrino
Marlon Brando ne Il Padrino

Per quanto concerne la trama de Il Padrino è inutile dilungarsi; il film è stabilmente radicato nell’immaginario comune e tutti conoscono le vicende della famiglia Corleone, protagonista del film.

Quelle che però forse non tutti sanno sono delle piccole curiosità sui dietro le quinte e sulla fama che il film si è conquistata nel tempo. L’aneddoto più divertente, forse, è che nel 1974 il film fu trasmesso in TV per la prima volta; fin qui niente di strano, se non fosse che la società dell’acqua di New York registrò dei seri problemi di sovraflusso tutti i cittadini usarono il bagno alla stessa ora e cioè soltanto alla fine della messa in onda del film.

Una curiosa leggenda metropolitana riguarda invece del banale cotone; tutti hanno pensato per tantissimo tempo che Marlon Brando lo avesse usato per gonfiare le sue fattezze durante le riprese. Una leggenda e niente più, perché in realtà per Brando fu ideato uno strumento apposito – di tipo odontoiatrico – per modificare i tratti del volto. Eppure del cotone fu effettivamente usato, ma solo durante il provino perché Brando voleva assomigliare ad un bulldog. Una mossa brillante che però non ha avuto seguito – e forse sarebbe stato anche scomodo da sopportare per tutto il tempo del film.

In ultimo un altro aneddoto che riguarda sempre il magistrale Brando; sebbene il cliché del cattivo che accarezza il gatto sia ovunque e riconosciuto da tutti, sembra che in realtà la scena non fosse prevista dalla sceneggiatura. Brando semplicemente si imbattè in un randagio e non riuscì a separarsene al punto da inserirlo nella scena. Ma la parte più divertente è che il gattino, forse non abituato a tanto affetto, con le fusa coprì tutto il dialogo, che Brando fu costretto a rigirare in post produzione ridoppiandosi.

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