Suicidio Luigi Tenco, la tragedia che turbò il Festival di Sanremo

Il suicidio di Luigi Tenco ha sconvolto il Festival di Sanremo del 1967 visto che il grande artista si è suicidato quando aveva appena 28 anni. Una storia che ha segnato la nostra storia.

Suicidio Luigi Tenco
Suicidio Luigi Tenco

Durante l’edizione della kermesse della musica italiana l’artista si tolse la vita in una camera d’albergo. Una storia che però mantenne un mistero difficile da gestire con il 2006 anno svolta in cui fu confermata l’ipotesi del suicidio. Secondo quanto riportato dalla Rai pare che l’artista si recò all’interno di una camera del Savoy, la 219. Inizialmente effettuò due telefonate e cioè la prima a Ennio Melis, senza risposta, e la seconda a Valeria, la sua fidanzata, con la quale parlò. I due parlarono al telefono di alcuni progetti, come quello di partire per il Kenya come raccontò la donna nel 2002. La telefonata terminò all’una di notte del 27 gennaio 1967 e un’ora dopo il corpo fu ritrovato da Dalila senza vita.

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Suicidio Luigi Tenco, parole forti

Valeria parlò del suicidio di Luigi Tenco. La donna, all’epoca sua fidanzata, svelò che nel corso della loro telefonata l’artista era sembrato davvero irritato e che aveva preso la decisione di denunciare la combine delle scommesse clandestine di Sanremo il giorno dopo. Parlò poi di nomi e cognomi e di una lista buttata giù. Si parla di Lucio Dalla e Dalila che ritrovarono il corpo. Luigi aveva un foro di proiettile in testa sulla tempia destra con foro d’uscita su quella sinistra, ma mai nessuno sentì lo sparo. Venne trovato un biglietto scritto a mano che le ricostruzioni hanno attribuito a lo stesso deceduto.

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In questo si leggeva: “Ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché io sia stanco della vita, ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e una commissione che segnala La rivoluzione. Spero che serva per chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”. Si pensò subito al suicidio, collegandolo all’acquisto di una pistola da parte di Tenco un anno prima. Il 12 dicembre del 2005 la procura della Repubblica di Sanremo dispose la riesumazione della salma dell’uomo per nuovi esami e questi confermarono il suicidio.

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