Morte Ayrton Senna, la vera storia dello sterzo rotto

Sono passati ormai 25 anni dalla tragica morte di Ayrton Senna sulla curva del circuito di Imola. Ecco la verità sulla tragedia.

Ayrton Senna

La storia della Formula 1 è completamente cambiata alle 14:18 del 1 maggio 1944, quando il brasiliano trovava la morte schiantandosi improvvisamente.

A bordo della sulla Williams-Renault colpi a 300 km/h il muretto laterale del circuito di Imola.

La tragica morte di Ayrton Senna

Era una domenica come tante altre, che cambiò tuttavia per sempre la storia della Formula 1.

L’auto nella quale viaggiava Ayrton Senna si aprì letteralmente in due e tra le macerie rimaneva intrappolato il pilota. I tentativi di rianimazioni per quanto immediati furono inutili, poco dopo le 18 la vita del pilota brasiliano si spendeva per sempre.

La causa della morte

Il Gran Premio di San Marino del 1994 è passato alla storia per il gran numero di incidenti che lo contraddistinsero, sia in prova che in gara.

Il giorno dopo la morte di Ayrton Senna in molti si chiedevano cosa non funziò nell’auto e nell’azione del pilota.

I primi a scoprire la verità furono i giornalisti di Autosprint che notò nelle foto dell’incidente il particolare che causò la morte del noto pilota.

Il piantone dello sterzo della Williams nella quale viaggiava Ayrton era rotto, una circostanza negata all’inverosimile dalla squadra del pilota.

Tuttavia dopo mesi di sentenze il tribunale si pronunciò a favore di questa causa. Bisognerà dunque ringraziare il fotoreporter Angelo Orsi, tra i primi ad accorrere sulla scena per documentare i soccorsi al pilota.

La foto fece il giro delle televisioni e la redazione di Autosprin fu contatta da Gabriele Tarquini, che notò qualcosa di strano sulla scena.

A quel punto Orsi revisionò tutte le immagini e alla fine ottenne la verità che tutti cercavano di nascondere.

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