Paolo Borsellino spunta registrazione segreta: incredibile rivelazione

“Così possiamo essere uccisi”, la rivelazione segreta di Paolo Borsellino spunta in una vecchia registrazione. Cosa avrà voluto dire?

Paolo Borsellino spunta registrazione segreta

Nella Palermo del 1984, in pieno regime di Cosa Nostra, una sola auto accompagna i giudici in tribunale è già di per se un’amara verità.

Sentire questa testimonianza dalla voce di un uomo morto nel nome della giustizia e dell’antimafia come Paolo Borsellino rende tutto ancora più drammatico.

Registrazione segreta di Paolo Borsellino

I file dell’Antimafia sono stati desegregati per volontà della Commissione di Palazzo San Macuto.

L’Antimafia ha ascoltato per ben sei volte Paolo Borsellino, assassinato il 19 luglio 1992 in Via D’Amelio.

Nella Palermo di quegli anni si stimavano almeno mille morti al giorno, eppure per chi combatteva la mafia la protezione era un optional.

Durante uno dei suoi sei interventi, Poalo Borsellino ha speso amare parole in merito alla sicurezza personale di quanti vivevano la lotta alla mafia come una vera missione.

Le dure parole pronunciate dal Giudice fanno oggi tremare gli animi “Auto blindate solo la mattina -afferma Borsellino- Così di sera possiamo morire”.

La denuncia del giudice

Non solo chi combatteva la mafia nella Palermo degli anni Ottanta – Novanta poteva vantare una protezione pressoché nulla, ma anche le tecnologie che avevano a disposizioni erano irrisorie.

Computer rotti, problemi di installazione e un mare di scartoffie da evadere, perché i processi dell’epoca erano tutt’altro che facili: “Perché un solo processo è composto da centinaia di volumi e riempie intere stanze”.

Poi la denuncia su Marsala, la città nella quale svolgeva il ruolo di Procuratore: ” Con la mia esperienza e con quello che posso capire, qusta zona è una specie di santuario delle organizzazioni criminali mafiose“.

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