Chernobyl, liquidatore eroe guarda serie tv e si suicida: “Troppo dolore”

Non ha retto al dolore di rivivere attraverso una serie tv quanto aveva visto coi suoi stessi occhi 33 anni fa: è morto suicida uno degli eroi del disastro di Chernobyl. 

chernobyl

L’acclamata serie tv sta ottenendo un grandissimo successo: l’ultima puntata di Chernobyl ha registrato cifre da record, rendendola la serie europea Sky più vista di sempre.

Il pubblico ne ha certamente potuto apprezzare il realismo: molto cruda, seppur veritiera nel suo rappresentare il disastro della centrale nucleare.

Nagashibay Zhusupov, che quel 26 aprile 1986 lavorò per mettere in sicurezza il reattore dopo l’esplosione, non ha retto al dolore di rivedere su piccolo schermo quanto vissuto in prima persona. L’uomo si è tolto la vita.

Eroe di Chernobyl muore suicida

“Papà osservava le scene e ricordava con dolore tutti i momenti che ha dovuto attraversare. C’erano le lacrime nei suoi occhi mentre guardava Chernobyl“. Queste le parole confidate al Daily Mail da Gaukhar Zhusupov: la 25enne ha subito la perdita del padre, che si è tolto la vita. L’uomo non ha retto all’emozione e ai ricordi che si sono impadroniti di lui guardando la serie tv Chernobyl. Un dolore troppo grande per Nagashibay Zhusupov, uno degli eroi di quella tragedia, eroe dimenticato dal governo sovietico, come tanti altri.

L’uomo nel 1986 fu uno degli operai chiamati a limitare la diffusione delle radiazioni nucleari dovute all’esplosione del reattore 4. Mai un riconoscimento per lui, che si è sentito abbandonato dal governo anche nel momento del bisogno, quando con la salute devastata era alla disperata ricerca di una casa per lui e i suoi figli. Lo Stato gli negò persino la casa popolare, facendolo piombare nella depressione. Misera, la pensione con cui fu congedato dopo il disastro.
Umiliazioni mai dimenticate. E ieri Nagashibay Zhusupov è salito sul tetto di un edificio di cinque piani ad Aktobe, in Kazakistan e si è lanciato nel vuoto.
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