Il 20 marzo 1994 Ilaria Alpi veniva uccisa in Somalia: con lei perse la vita anche Miran Hrovatin.
«Era un professionista, aveva lavorato a lungo nei Balcani. Credo non fosse del tutto cosciente degli scenari che si stavano sviluppando in Somalia. Lui e Ilaria si sono trovati in mezzo a cose più grandi di loro». Così il figlio Ian ricorda suo padre in un’intervista a Vanity Fair.
Miran Hrovatin raccontato da suo figlio
Un fotografo, un operatore di ripresa, certo: ma Miran Hrovatin oltre a essere un professionista era anche un padre. Il figlio Ian, in un’intervista rilasciata a Vanity Fair alcuni anni fa, ha fornito un ritratto di quell’uomo il cui nome sarà per sempre associato a quello della giornalista italiana. Entrambi persero la vita in circostanze ad oggi ancora misteriose, di cui non si conoscono colpevoli, esecutori, mandanti e soprattutto movente.
Ma chi era Miran Hrovatin, morto a 45 anni per mano di sconosciuti in una terra non sua, mentre svolgeva il suo lavoro?
Ian era solo un bambino quando apprese della morte di suo padre. Nell’intervista lo ricorda come un uomo spensierato, profondamente umano, coraggioso, allegro ed estroverso. Non perdeva mai il sorriso e viveva la sua vita senza mai dimenticarsi della ‘leggerezza’.
Trieste, la sua città natale, gli ha dedicato una targa commemorativa posta davanti al giardino comunale di piazzale Rosmini, intitolato a lui e ad altri ‘caduti per l’informazione’ (Marco Luchetta, Alessadro Sasa Ota, Dario D’Angelo), per ricordarne il sacrificio.
Rade Sherbedgia nel film Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni
Nel film dedicato alla vicenda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nei panni dei protagonisti ci sono Giovanna Mezzogiorno e l’attore croato Rade Sherbedgia (La tregue, Eyes Wide Shut, Batman Begins, Taken 2, Finché c’è prosecco c’è speranza, Proud Mary).
