Nessun uomo è un’isola, in sala: trailer e poesia di John Donne

Nessun uomo è un'isola
Nessun uomo è un’isola

Sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 12 marzo il film di Dominique Marchais: Nessun uomo è un’isola.

Nessun uomo è un’isola di Dominique Marchais distribuito da Kitchen Film: un viaggio in Europa, che è prima di tutto un percorso di crescita personale, oltre che politico e lavorativo.

Nessun uomo è un’isola: sinossi

Nessun uomo è un’isola trae spunto dal verso di un poema di John Donne dell’inizio del XVII secolo. Lo spazio e l’uomo si fondono e la domanda diventa proprio come fare per aprirsi al mondo circostante e diventare un tutt’uno con esso, fondersi conservando la propria unicità e il valore della collettività.

Ogni uomo è solo un frammento, una parte del tutto, immerso in una cultura, in una politica, in un’amministrazione, ma la sua individualità ha una valenza che va preservata, senza dimenticare il bene comune.

Il viaggio del film di Marchais va alla scoperta di uomini e donne che lavorano insieme per far vivere localmente lo spirito della democrazia e per creare il paesaggio del buon governo. Gli agricoltori della Cooperativa Galline Felici in Sicilia, gli architetti, artigiani e funzionari delle Alpi svizzere e del Vorarlberg in Austria: tutti fanno politica a partire dal loro lavoro e pensano a se stessi nell’ottica del destino comune. Il locale potrebbe essere l’ultima sponda dell’utopia? 

In quest’ottica ha senso la presenza, a inizio e fine film, dell’affresco detto ‘del Buono e del Cattivo governo‘, del Lorenzetti. In questo dipinto la città è fortemente realistica, quasi una realtà documentata. Il film entra in quest’ottica realistica e partendo dal paesaggio pone la questione della mobilitazione, della partecipazione politica, dell’attivismo, del lavoro. L’affresco del Lorenzetti si sofferma sugli effetti tangibili e visibili della politica: ed è quello che anche il film vuole indagare.

Poesia di John Donne

Nessun uomo è un’isola, un tutto, completo
in se stesso; ogni uomo è un frammento
del continente, una parte del tutto; se il
mare porta via una zolla di terra, l’Europa
ne viene sminuita, come se le onde avessero
spazzato via un promontorio, la casa dei
tuoi amici o la tua; la morte di ogni uomo
mi sminuisce, perché appartengo alla razza
umana; quindi, non chiedere mai per chi
suona la campana: è per te che suona.

Trailer

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