Liberi di Scegliere: il film con Alessandro Preziosi

Liberi di scegliere stasera su Rai 1 alle 21:15. L’eccezionale pellicola che vede Alessandro Preziosi nei panni di un grande giudice. Liberi di scegliere è un film che insegna a tutti che una vita diversa è possibile, se vi è la reale intenzione di cambiarla. 

Liberi di scegliere, la trama

Siamo a Reggio Calabria; il giudice Lo Bianco ha un sogno: negare i ragazzi alla ‘ndrangheta. A causa del suo lavoro, da anni, vede giovanissimi ragazzi sedersi nella sua aula di tribunale per reati commessi a favore delle famiglie mafiose più famose della zona. Marco Lo Bianco ha capito che purtroppo la ‘ndrangheta è un’eredità che si tramanda di uomo in uomo, donna in donna. Le famiglie si assicurano il potere costringendo i figli a fare il lavoro dei padri ed entrare nella criminalità.

Ad un certo punto, il giudice, incontra Domenico – fratello di un ragazzo inutilmente arrestato anni prima – e ultimo della sua cosca mafiosa. A quel punto per Lo Bianco arriva il momento di dire basta e lo fa allontanando il ragazzo dalla Calabria con decadimento delle responsabilità genitoriale. La vita metterà il giudice ed i suoi assistenti davanti a quelli che sono i codici ed i sentimenti delle famiglie che prima di allora avevano considerato semplicemente cosche criminali. Domenico imparerà che esiste uno Stato pronto a tenderti la mano nei momenti di difficoltà e non solo per arrestarti o portarti via da quello che conosci. Una bella occasione per sognare un futuro diverso in cui essere finalmente liberi di scegliere come vivere la propria vita.

 Il cast

Alessandro Preziosi è Marco Lo Bianco; la sua recitazione empatia rende il film ed il personaggio molto efficaci. Insieme a lui, nei panni di Enza, vi sono Nicole Grimaudo e Carmine Buschini – che invece interpreta Domenico.

Liberi di scegliere, le curiosità

In merito alla mafia sono stati realizzati innumerevoli film, ma questo sembra essere diverso da tutti gli altri. I personaggi sono persone comuni, ragazzi come altri; non ci sono supereroi che suscitano nel pubblico un qualche sentore di emulazione, ma persone che raccontano una storia con rispetto. La componente familiare è molto importante e si sente davvero il dolore che vivono i prigionieri di queste cosche criminali; divisi fra l’orgoglio di rappresentare i loro avi e la voglia di riscattarsi. Questo progetto Rai è per tutti, per aprire gli occhi ad un pubblico variegato, ma lo fa senza pretese solo con la voglia di mostrare un’altra faccia dell’Italia.

L’idea

I personaggi di Liberi di scegliere sono esistiti ed esistono realmente. L’esperienza di Roberto Di Bella – Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria – è il motivo per cui è stato scritto uno sceneggiato del genere.

Di Bella ha avuto il coraggio di portare avanti un progetto che allontanasse i minori dalle famiglie mafiose, sottraendoli ad un destino certo fatto unicamente di insuccessi e malavita. Roberto Di Bella ha offerto loro la possibilità di scegliere un’esistenza diversa.

Anche nel film questa problematica è presente: Domenico, infatti, deve scegliere se condurre una vita normale o accettare passivamente il ruolo da malavitoso cui è sottoposto dalla sua stessa famiglia. Questa possibilità gli viene offerta dal giudice ed i suoi collaboratori, che non sono solamente uomini di Stato o forze dell’ordine, ma anche semplici civili che lottano per liberare il Paese dalle forze della ‘ndrangheta.

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