“C’è una ragione evidente per cui ho accettato di adattare su graphic novel il romanzo di Casino Royale: perché si tratta di James Bond, dannazione! Quando (anni fa) lessi il romanzo, mi apparve subito come una grande sfida creativa. La prosa di Fleming è contraddistinta dalla sua inconfondibile vena descrittiva, dal suo occhio attento ai dettagli che cattura il periodo post Seconda Guerra Mondiale attraverso mille sfaccettature, dalle complessità del baccarat alle sinistre macchinazioni di Le Chiffre. Si tratta di un libro inebriante, in grado di immergerti nella complessità di un personaggio come Bond. Realizzarne una graphic novel ha significato elaborare approcci diversi e aneddoti divertenti”.
Dichiarazione appartenente allo scrittore Van Jensen (The Flash e Green Lantern Corps nel curriculum), al quale Dynamite Entertainment ha affidato la realizzazione di alcune graphic novel con protagonista l’agente segreto James Bond, nato dalla penna di Ian Fleming e approdato sul grande schermo fin dai primissimi anni Sessanta, quando venne prodotto Licenza di uccidere. Jensen si occuperà del’adattamento, mentre la parte visiva verrà concepita da Matt Southworth (veterano Marvel e DC).
Il primo dei libri che sarà adattato è Casino Royale, portato al cinema nel 2006 da Martin Campbell e con Daniel Craig nei panni della spia britannica amante del vodka Martini agitato e non mescolato, impegnato a pronunciare per la prima volta la mitica frase “Il mio nome è Bond, James Bond”.
Un lungometraggio che incluse nel ricco cast, tra gli altri, Giancarlo Giannini, Mads Mikkelsen, Judi Dench, Claudio Santamaria e le sexy Eva Green e Caterina Murino.
Un lungometraggio che ha segnato soltanto la prima delle prove di Craig nel ruolo del violento e agile 007, alla quale hanno fatto seguito Quantum of Solace di Marc Forster, Skyfall e Spectre di Sam Mendes, rispettivamente datati 2008, 2012 e 2015.
Riuscirà la sua versione disegnata nell’impresa di regalarci le stesse emozioni?
