“Song ‘e Napule” è diventata la commedia più divertente e premiata dell’anno, che ha conquistato pubblico e critica come non capitava da tempo. Ora, il distributore Microcinema, che ha creduto in questo titolo fin dal festival di Roma, lo rilancia nelle sale, con l’obiettivo di farlo diventare il cult dell’estate. Tra le pellicole uscite quest’anno in Italia, solo “Il capitale umano” di Virzì ha ottenuto più riconoscimenti dai maggiori premi nazionali, considerando i quattro nastri d’argento, due David di Donatello e un Globo d’oro conquistati nell’ultimo mese dal film dei Manetti Bros. E in un momento storico in cui la stragrande maggioranza dei film non è più presente nelle sale dopo il terzo o quarto weekend, “Song ‘e Napule” arriva al suo dodicesimo fine settimana ancora in ben trenta sale, una tenitura che non era stato ottenuta neanche dal campione di incassi Checco Zalone e dal suo “Sole a catinelle”. Inoltre, il film ha riportato in auge la musica napoletana, troppe volte bistrattata dai media nazionali, come dimostrano i tanti riconoscimenti ottenuti sia dalla colonna sonora che dalle canzoni (“A Verità” di Franco Ricciardi e “Song ‘e Napule” cantata da Giampaolo Morelli), ma anche la capacità dei realizzatori di puntare i riflettori su una scena napoletana originale e forte. E poi, i consensi unanimi e trasversali, dai critici Paolo Mereghetti e Fabio Ferzetti, ai registi Carlo Verdone e Luca Miniero (autori delle due commedie di maggiore incasso nel 2014), fino ad arrivare ad Antonio Polito, che recentemente gli ha dedicato un bellissimo editoriale sul Corriere del Mezzogiorno. Insomma, un trionfo assoluto e inedito per il cinema italiano. Che non ha nessuna intenzione di arrestare la sua corsa…