In blu-ray le romantiche divagazioni freudiane di Marco Giallini

tutta_colpa_di_freudNelle nostre sale cinematografiche abbiamo avuto modo di vederlo nel gennaio 2014, ma, per chi lo avesse perso, Warner Bros Entertainment provvedere ora a rendere disponibile su supporto blu-ray “Tutta colpa di Freud”, ovvero la commedia sentimentale che, diretta da Paolo Genovese, autore del dittico “Immaturi”, pone al proprio centro un ottimo Marco Giallini nei panni dello psicanalista Francesco Taramelli, alle prese con tre casi femminili disperati: le sue adorate figlie!
Quindi, abbiamo Sara alias Anna Foglietta, gay che decide di cominciare a interessarsi agli uomini in seguito all’ennesima delusione; poi la romantica libraia Marta, ovvero Vittoria Puccini, la quale si innamora di un ladro di libri sordomuto con le fattezze di Vinicio Marchioni; infine, la diciottenne Emma, incarnata da Laura Adriani e che intraprende una storia d’amore con un coetaneo di suo padre cui concede anima e corpo Alessandro Gassman.
E sono proprio i dialoghi tra quest’ultimo e il protagonista a regalare alcuni dei momenti più divertenti dell’operazione; man mano che, coinvolti in partecipazioni amichevoli, troviamo Gianmarco Tognazzi, Edoardo Leo, Giulia Bevilacqua, Francesco Apolloni e Maurizio Mattioli.
Mentre Claudia Gerini e Daniele Liotti completano il cast decisamente in forma di un elaborato di celluloide atto da un lato ad affrontare il rapporto tra il protagonista e le sue “bambine”, dall’altro a non prendersi mai troppo sul serio, complice la frequente propensione alla gag e alla battuta da ridere.
Con la risultante di quasi due gradevolissime ore di visione che, qui impreziosite da trailer, una coppia di backstage (uno lungo e uno corto) e trentasette minuti di papere, si rivelano capaci di diventare esilaranti nei momenti giusti; in mezzo alla non indifferente dose di romanticismo volta a dimostrare, tra l’altro, che, pur essendo l’amore la malattia più diffusa al mondo, non è mortale, è soltanto una specie di influenza… un raffreddore che passa con il tempo lasciando soltanto un bel po’ di fazzoletti usati.
Capito, spettatori dal cuore fragile?

Francesco Lomuscio

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