“Lo stato della follia” di Francesco Cordio, il documentario di denuncia sulla condizione degli OPG – gli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani – inizia il suo tour nelle sale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mancata chiusura degli O.P.G. prevista per il 1° aprile 2014 e prorogata al 1° aprile 2017. A partire dal 15 marzo “Lo stato della follia” inizia da Perugia il suo percorso di distribuzione in sala per raggiungere, tra le numerose città che stanno aderendo, Roma, Milano, Palermo, Caserta.
In Italia esistono sei OPG, comunemente chiamati manicomi criminali, all’interno vi sono rinchiuse circa 900 persone. Il racconto in prima persona di un attore, ex-internato in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate in questi luoghi “dimenticati”anche dallo Stato.
Queste istituzioni sono rimaste estranee e impermeabili alla cultura psichiatrica riformata, e il meccanismo di internamento non è stato interessato dalla legge del 1978 che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici.
Una commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto luce sullo stato di abbandono in cui vivono gli internati e ha fatto approvare una legge che ne prevede la chiusura.
Il film di Francesco Cordio, frutto del lavoro di due anni, è nato a seguito dei sopralluoghi realizzati all’interno dei sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari per conto della Commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino. L’attore protagonista è Luigi Rigoni, che nel film con grande generosità e intensità racconta la sua vita all’interno di un O.P.G.
Francesco Cordio accompagna lo spettatore, in quei luoghi dove le persone, fin dagli inizi del ‘900, sono state relegate e disumanizzate dal trattamento farmacologico, dall’abbrutimento delle celle di isolamento e dei letti di contenzione. Il documentario porta alla luce lo stato di degrado delle strutture psichiatriche e la privazione dei più elementari diritti costituzionali alla salute, la cura, la vita di tanti malati mentali.
“Quando nel novembre del 2010 sono stato invitato a realizzare dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale un breve documento video sullo stato degli O.P.G., come quasi tutti gli italiani, non sapevo cosa fossero. – dice Stefano Cordio – O.P.G., cosa si nascondeva esattamente dietro quell’acronimo che non ricordavo di avere mai sentito prima? “Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, mi era stato risposto, credendo di aiutarmi. Si trattava di manicomi? Impossibile: i manicomi erano chiusi ormai da più di trent’anni! Luoghi di cura? Il dubbio mi avrebbe accompagnato ancora per poco. Ci eravamo attrezzati, io ed il mio operatore, anche con videocamere nascoste. Le riprese all’interno degli O.P.G. sono state effettuate durante sopralluoghi a sorpresa – spiega il regista – veri e proprio blitz. Per la prima volta gli uomini chiusi là dentro avevano l’opportunità di gridare fuori, al mondo, il loro stato, il loro disagio, quello umano prima ancora di quello psichico. Le riprese negli O.P.G. – sottolinea Cordio – sono come un esame endoscopico nei meandri mai esplorati del corpo della Repubblica Italiana. Una Tac al sistema Sanitario gravemente ammalato di una malattia da sempre ignorata e/o trascurata.”
Tra le sale che hanno aderito, e a cui se ne stanno aggiungendo numerose altre: il Cinematografo Sant’Angelo di Perugia (15-16-20 marzo), il Cinema Duel di Caserta (21 marzo), il Nuovo Cinema Aquila di Roma (23-24-25-26 marzo) il Teatro Villa Pamphilj, Scuderie Villino Corsini di Roma (29 marzo) la Cinematocasa di Palermo (28 marzo), la Sala del Consiglio Comunale di Santa Ninfa di Trapani (29 marzo), il cinema Beltrade di Milano (31 marzo).
“Lo stato della follia” è stato prodotto da Francesco Cordio con Teatri di Nina in associazione con Independent Zoo Troupe. Il documentario è stato scritto da Francesco Cordio, Leonardo Angelini, Diego Galli. Le musiche sono di Gianluca Misiti e Daniele Silvestri, il
montaggio è di Giacobbe Gamberini, Michele Castelli, la fotografia è di Mario Pantoni. Le riprese sono state effettuate negli O.P.G di Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Secondigliano, Reggio Emilia, Teatro comunale di Todi .