Laura Morante alla Casa del Cinema per il Premio Afrodite

Una Laura Morante raggiante ha ritirato ieri sera, nella Casa del Cinema di Roma, il Premio Afrodite per il suo esordio in regia con il film “Ciliegine”, di cui ha curato anche la sceneggiatura. Il riconoscimento è stato ideato e assegnato dall’Associazione Donne nell’audiovisivo promotion, nata nel 1996 e dedicato alle arti e allo spettacolo viste inforcando occhiali rosa.
Venuta al mondo nel 1956 in un paesino in provincia di Grosseto, Laura Morante, ha in sé il germe dell’arte fin dalla nascita. Forse non tutti sanno, infatti, che è figlia di Marcello Morante, fratello della scrittrice e poetessa Elsa Morante. Il suo esordio al cinema è con Giuseppe Bertolucci in “Oggetti smarriti”. Sarà poi, nel 1974, Nanni Moretti a dirigerla in “Bianca” e nel 2001 ne “La stanza del figlio”, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Da qui in poi sarà per Laura Morante un’escalation di successi (la troviamo in “Ricordati di me” di Gabriele Muccino e “L’amore è eterno finché dura” di Carlo Verdone).
Con “Ciliegine” firma l’esordio dietro la cinepresa: un classico gioco di equivoci che porterà all’eterna scoperta dell’amore e delle sue sfaccettature. Nel cast Pascal Elbé, Isabelle Carré, Samir Guesmi e Patrice Thibaud: omaggio alla Francia, dove Laura Morante ha vissuto e lavorato per lungo tempo.

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