Le vite dei registi: Alexandre Aja, da ‘Alta tensione’ a ‘Piranha 3D’

Alexandre Aja

ALEXANDRE AJA –

 

Alexandre Jouan-Arcady nasce a Parigi il 7 Agosto del 1978.
Figlio d’arte, suo padre è il regista Alexandre Arcady; la madre il critico Marie Jo-Jouan. Viene quindi di conseguenza indirizzato verso il cinema. Nel 1997, a neanche vent’anni, gira il suo primo cortometraggio: ‘Over The Rainbow’ presentato al Festival di Cannes.
Gira il suo primo lungometraggio, ‘Furia’, nel 1999 ma senza grande fortuna.
Il vero successo arriva con lo splendido ‘Alta tensione’, diretto nel 2003, e che attira subito un maestro come Wes Craven. Il film è un viaggio psicologico all’interno della mente di una giovane affetta da disturbo di doppia personalità e in un periodo poco fertile per l’horror-splatter da linfa vitale al genere. Tant’è che il grande Wes, suo estimatore, gli commissiona il remake del suo ‘Le colline hanno gli occhi’
, nel 2006.
Nell 2008 ritorna con ‘Riflessi di paura‘ che dimostra ancora la sua attenzione alle tematiche della visione.
Ora lo troviamo nelle sale con ‘Piranha 3d‘, un noto omaggio a una parte nota del cinema horror. Il regista si diverte a deridere la società americana, in un horror che da delirio di sangue si trasforma in una grossa risata per lo spettatore attento.
Nella sua carriera si occupa anche di sceneggiatura, scrivendo tutte quelle delle sue opere e occupandosi nel 2007 di quella della pellicola di Frank Khalfoun, -2 livello del terrore.
Nel panorama contemporaneo statunitense insieme a Eli Roth e Rob Zombie rimane l’unica speranza del cinema horrorifico.

Matteo Fantozzi

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