Quentin Tarantino e i film preferiti di… Tarantino

Il noto regista americano Quentin Tarantino, ha parlato dei suoi lavori elencando i suoi grandi preferiti, ma non dei preferiti qualsiasi, ma quelli creati dallo stesso regista

Anche Quentin Tarantino ha un elenco di film preferiti di Quentin Tarantino e ne ha parlato in modo approfondito durante un’intervista per il podcast ‘The Church of Tarantino”.

Quentin Tarantino in smoking
Quentin Tarantino e i film preferiti di… Tarantino (foto Ansa) – YouMovies.it

Quentin Tarantino ha rivelato qual è il suo film preferito, e quale secondo lui è quello riuscito meglio. Da ‘Kill Bill’ a ‘Cera una volta a Hollywood’, il cineasta ha fatto un ‘viaggio’ nei suoi stessi lavori. Solo Tarantino poteva stilare e motivare una lista dei film preferiti di Quentin Tarantino. Pulp in tutto… anche nelle opinioni.

Quentin Tarantino svela il film preferito di Tarantino

Tarantino, o si odia o si ama. Non ci sono vie di mezzo come lui stesso non ha vie di mezzo nelle sue opere, essere estremo, essere Pulp, essere Tarantino, parafrasando il film ‘Essere John Malkovich’ insomma. Durante un’intervista il noto cineasta ha parlato di tutta una serie di sue pellicole, di film preferiti, di film meglio riusciti, di sceneggiature amate. il due volte vincitore dell’Oscar ha rivelato qual è il suo film preferito e quale, secondo lui, è il migliore.

“C’era una volta a… Hollywood” è il mio preferito, “Bastardi senza gloria ” è il mio migliore”, ha detto Tarantino. “Ma penso che “Kill Bill” sia il film di Quentin definitivo, come nessun altro avrebbe potuto fare. Ogni suo aspetto è così particolare, come con tentacoli e tessuti insanguinati, tratto dalla mia immaginazione, dal mio sé, dai miei amori, dalla mia passione e dalla mia ossessione. Quindi penso che “Kill Bill” sia il film per cui sono nato, penso che “Bastardi senza gloria” sia il mio capolavoro, ma “C’era una volta a… Hollywood” è il mio preferito”.

Quentin Tarantino parla con un microfono di fronte
Quentin Tarantino svela il film preferito di Tarantino (foto Ansa) – YouMovies.it

Queste le parole del regista che con nostra grande sorpresa non ha menzionato tra i suoi preferiti ‘Le Iene’ (Reservoir Dogs) il suo primo importante successo. Per quanto riguarda la sceneggiatura invece, Tarantino ha spiegato:
“Penso che ‘Bastardi senza gloria’ sia la mia sceneggiatura migliore, e penso che ‘Hateful Eight’ e ‘C’era una volta a… Hollywood’ siano subito dietro”, ha spiegato. “Ma c’è un aspetto di ‘Hateful Eight’ che in realtà ritengo sia probabilmente la mia migliore regia del mio materiale, ovvero il materiale è scritto ed è solido. Quindi non è che debba crearlo io, come ‘Kill Bill’, è solido, è lì e penso davvero che sia la mia migliore regia del mio materiale.”

Nonostante l’affinità di Tarantino con “C’era una volta a… Hollywood”, sarà David Fincher a dirigere l’attesissimo sequel, “Le avventure di Cliff Booth”, per Netflix. In un’altra parte dell’intervista, Tarantino ha affermato di aver rinunciato alla regia del progetto perché l’idea che il suo decimo e ultimo film fosse un sequel “non lo entusiasmava”.
“Adoro questa sceneggiatura, ma sto ancora camminando sullo stesso terreno su cui ho già camminato”, ha detto Tarantino. “Mi ha un po’ demotivato. Con quest’ultimo film, devo di nuovo non sapere cosa sto facendo. Devo avventurarmi in un territorio inesplorato”.

Quentin Tarantino in mezzo alla gente
Quentin Tarantino svela i suoi film preferiti e parla dell’ultimo (foto Ansa) – YouMovies.it

Tarantino ha anche parlato del suo decimo e ultimo film, “The Movie Critic”, di cui si vociferava da tempo. Ha affermato che il progetto è stato infine accantonato perché troppo simile ai suoi lavori precedenti. “Non ero molto entusiasta di drammatizzare ciò che avevo scritto durante la pre-produzione, in parte perché sto usando le competenze che ho imparato da ‘C’era una volta a… Hollywood’ [di] ‘Come trasformeremo Los Angeles nella Hollywood del 1969 senza usare la CGI?'”, ha spiegato.

“Era qualcosa che dovevamo realizzare. Dovevamo riuscirci. Non era sicuro di potercela fare. … Per ‘The Movie Critic’ non c’era nulla da capire. Sapevo già, più o meno, come trasformare Los Angeles in un’epoca passata. Era troppo simile al precedente”.

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