Luca Barbareschi a 360°, le sue parole sono ovunque

Luca Barbareschi è sicuramente un personaggio che ha fatto molto discutere in passato, le sue parole sono finite praticamente ovunque.

Oggi vogliamo raccontarvi le ultime dichiarazioni dell’ormai ex attore oggi produttore di successo e personaggio controverso che in passato ha attirato anche delle polemiche.

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Luca Barbareschi a 360°, le sue parole sono ovunque (ANSA) YouMovies.it

A fine luglio sarà al cinema con un film da regista, lo vedremo protagonista dietro la macchina da presa con Paradiso in vendita con attori Bruno Todeschini, Donatella Finocchiaro e Domenico Centamore. Un film profondo a cui tiene e che dentro ha molto di sé e del suo modo. di esprimersi.

Negli ultimi mesi, ha raccontato a Repubblica, ha dovuto affrontare un momento complesso a causa di un incidente in moto: “Ho avuto quattro fratture alla spina dorsale e mi sono dovuto fare una protesi al ginocchio. Non lo auguro a nessuno, il dolore è terribile”.

In questa intervista si è lasciato andare a molti discorsi interessanti che gli hanno permesso di mettersi in avanti di fronte al pubblico. Si dimostra come sempre personaggio equilibrato e di livello che in poco tempo ha raggiunto dei risultati straordinari e di personalità. La sua carriera ne testimonia l’intelligenza e il saper agire in diversi contesti con la stessa professionalità.

Parla Luca Barbareschi

Luca Barbareschi a Repubblica specifica: “Da quarant’anni offro lavoro a tutti, ho prodotto una media di due film l’anno, due-tre fiction, migliaia di persone. La gente però si fa viva solo quando le offri qualcosa da fare, li ho abituati male. Non pensano che tu possa avere del bisogno. Nemmeno le figlie”.

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Parla Luca Barbareschi (ANSA) YouMovies.it

Parole forti alle quali aggiunge: Penso a molte cose, alla fatica e a quanto sono stato discriminato in Italia. Non sono uno snob e non ho mai usato la politica. Non faccio parte della politica, è chiaro, se no vedreste pieno di cariche il sottoscritto. Sono scomodo perché onesto e indipendente. I colleghi sono spesso rosiconi, mi hanno usato tutti per fare film. Quando ho avuto difficoltà mai una telefonata di conforto”.

E poi aggiunge: “Il momento più importante della mia carriera lo ho avuto a 19 anni, andai a trovare Steven Spielberg, stava montando Incontri ravvicinati del terzo tipo e io facevo interviste per la Rai per mantenermi. Gli chiesi come avrei fatto a diventare lui, mi disse che ero come lui dovevo solo decidere di diventare quello che pensavo di poter essere”.

Dove festeggerà i 70 anni? “A Filicudi o a New York, forse in entrambi i posti. Vorrei festeggiare con Angelica mia figlia, la più simile a me”.

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