C’è un cartone animato che è un caso più unico che raro, è infatti il più amato e odiato della tv italiana allo stesso tempo. Anche tu l’avrai visto.

Ci troviamo di fronte a un qualcosa di abbastanza raro, perché si tratta di un prodotto culturale che ha diviso intere generazioni. Sono trent’anni che lo vediamo in televisione tutti i giorni e sicuramente sono diversi i pareri che si sono alternati, ma quasi mai portati a girare attorno a un giudizio equilibrato.
Stiamo parlando di Pingu la serie svizzera che parla della vita di una famiglia di pinguini che vive in un igloo nel Polo Sud in Antartide. I pinguini hanno un modo buffo di esprimersi e non parlano ma borbottano. Se per alcuni questo modo di fare è davvero straordinario, simpatico e in grado di suscitare tenerezza per altri è totalmente incomprensibile, anzi quasi fastidioso.
Proprio per questo motivo la serie è diventata una delle più amate e odiate allo stesso tempo, stabilendo una vera e propria cesura in mezzo al nostro pubblico. Andiamo dunque a scoprire qualcosa in più sulla serie, convinti che molti di voi staranno sorridendo per i ricordi mentre altri staranno pesantemente storcendo il naso.
Pingu, la serie più amata e odiata del paese
Pingu è una serie di cartoni animati ideata da Otmar Gutmann ed Erika Brueggemann, pensata per bambini dai 2 agli 8 anni. Lanciata su Schweizer Fernsehen è arrivata in Italia sulla Rai. L’abbiamo vista in onda dal 7 marzo del 1990 fino al 3 marzo del 2006 per un totale di 6 stagioni e 156 episodi da 5 minuti l’uno.

Nel nostro paese l’abbiamo vista precisamente su Rai 1, Rai 2 e Rai Yoyo mentre in Svizzera su RSI LA1. La serie ha avuto anche un alto tasso di difficoltà nella realizzazione visto che è fatta in claymation, un sottogenere della stopmotion che sfrutta la stessa tecnica 1 a 1 anche se con personaggi realizzati in plastilina.
Il cartone animato prova anche a portare qualche messaggio importante legato anche alla famiglia, diventando strumento di cultura. Nonostante questo sono diversi gli spunti che hanno portato anche a critiche perché magari in grado di spiazzare e confondere i bambini. Una storia dunque controversa con poche vie di uscita e tante polemiche da parte del pubblico che ha dimostrato di apprezzare la serie ma allo stesso tempo di odiarla a prescindere.