Oggi è il 1° maggio, la festa dei lavoratori, vogliamo dunque analizzare i film dedicati a questa festa e a quelle che sono delle lotte davvero disperate.

Il primo maggio è una festa molto sentita perché si propone di evidenziare quelli che sono i diritti dei lavoratori. Giornata in cui si ricorda come il mondo del lavoro dovrebbe essere, aprendo a delle riflessioni molto intense in merito proprio a questo tipo di competenze.
E siccome crediamo fermamente che il cinema sia una delle basi della cultura, è importante fare riferimento anche a quelli che sono i film che hanno rilanciato l’identità di questa festa riuscendola a raccontare meglio di convegni, comizi e azioni politiche.
Ora vogliamo segnalarvi alcuni di questi film che meritano di essere guardati in questa giornata e che inevitabilmente andranno ad arricchirvi come persone. Vi faranno capire il valore del lavoro e tutti i principi che sono legati a questo mondo che spesso sono sottovalutati ma che sono di fondamentale importanza.
Film sul 1° maggio, riguardateli oggi
Il primo film che ci viene da citare è sicuramente La classe operaia va in paradiso. Pellicola del 1971 diretta da Elio Petri è ricordata anche per la straordinaria interpretazione di Gina Maria Volontè. Questi interpreta un operaio di 31 anni con due famiglie da mantenere e con già 15 anni di lavoro dietro di se oltre a due intossicazioni da vernice e un’ulcera. Un vero e proprio manifesto sul mondo del lavoro.

Interessante è anche il film che porta proprio il titolo Primo Maggio, una pellicola del 1998 diretta da Massimo Guglielmi. Si tratta di un lavoro ambientato durante la festa del lavoro che porta a delle riflessioni sul mondo delle politiche sociali.
E come non citare Sciopero di Sergej Michajlovic Ejzenstejn? Si tratta sicuramente di un film che ha fatto la storia del cinema, pellicola muta del 1924 e che anticipa di decenni e decenni tanti altri modus operandi della settima arte. Ci troviamo nella Russia protoindustriale del 1912 dove un operaio viene ingiustamente accusato dai suoi padroni di un furto.
Interessante e meno conosciuto è Metello del 1970 di Mauro Bolognini che è stato tratto dal romanzo omonimo di Vasco Pratolini e che fu presentato al 23esimo Festival di Cannes. Protagonista è Massimo Ranieri, curiosità venne doppiato da Rodolfo Baldini in quanto napoletano e bisognoso di una cadenza fiorentina. Un film scritto sicuramente in maniera intelligente e da rivalutare.