Sherlock Holmes è un personaggio iconico della storia della nostra cultura, nato per penna di Arthur Conan Doyle dai libri sono stati estratti anche film e una serie tv. Le differenze non avrebbero fatto felice l’autore dei romanzi.

Il personaggio letterario viene ideato dall’artista britannico alla fine del XIX secolo ed è apparso per la prima volta nel romanzo Uno studio in rosso del 1887. Questi è protagonista di 4 romanzi e di 56 racconti, questi pubblicati su riviste e poi raccolti solo successivamente in 5 libri.
Il personaggio è stato subito apprezzato fin dal primo libro tanto da diventare una vera e propria icona della storia della letteratura gialla e ha ispirato numerosi prodotti culturali. Senza considerare una lunga tradizione teatrale, possiamo parlare di film e serie tv.
Di questo personaggio si inizia a parlare al cinema nel 1939 con Il mastino di Baskerville di Sidney Lanfied e Le avventure di Sherlock Holmes di Alfred L.Werker. Nel 1942 escono altri due capitoli e cioè La voce del terrore di John Rawlins e L’arma segereta di Roy William Neill. Sempre quest’ultimo l’anno dopo fa viaggiare il personaggio a Washington e di fronte alla morte. Ancora lui dirige altri nove film con protagonista sempre il più iconico dei personaggi, Basil Rathbone.
Sono stati girati poi altri 50 film, che elencare tutti sarebbe molto complesso, ma che trovano un’iconica conferma nei due film girati da Guy Ritchie a cavallo tra il 2009 e il 2011 con Robert Downey Jr protagonista. Anche di serie tv ne esistono a dozzine, ma la più iconica è quella della BBC e cioè Sherlock andata in onda dal 2010.
Sherlock Holmes, le differenze tra libri, serie tv e film
Quando si scrive un film su un romanzo è sempre importante rendersi conto che si tratta di due media differenti, ma quali sono le differenze legate a libri, serie tv su Sherlock Holmes? Diventa molto importante andare ad approfondire il discorso più da vicino.

Ciò che si sgancia soprattutto nelle opere moderne è la dimensione del Sir. In origine Sherlock Holmes era un uomo elegante, gentiluomo e sempre in grado di stupire con il suo atteggiamento. Nei film, soprattutto, il ruolo di Sherlock è quello di un arrogante con metodi non convenzionali e che va sempre al di là sotto diversi punti di vista.
Cambiano anche le ambientazioni che, vuoi o non vuoi, sono rese molto più moderne dalla penna degli sceneggiatori che le scrivono. E non stupiamoci dunque se di fronte a questi lavori sarebbe rabbrividito lo stesso Conan Doyle che anche lui era un Sir con delle maniere eleganti e che non si sarebbe sentito rappresentato da questi film.