Festival del Cinema Tedesco, in Esclusiva il direttore: la rivoluzione in Germania

Il 5° Festival del Cinema Tedesco si terrà dal 20 al 23 marzo a Roma, abbiamo avuto la possibilità di intervistare il direttore dell’evento Simone Baumann.

ragazza al cinema e bandiera tedesca
Festival del Cinema Tedesco, in Esclusiva il direttore: la rivoluzione in Germania (YouMovies.it)

Questi ci ha raccontato nel dettaglio quello che accadrà in un nuovo appuntamento legato al mondo del cinema e davvero impossibile da non seguire.

Come sarà strutturato il Festival e qual è il suo scopo?

Lo scopo del festival è presentare il nuovo cinema tedesco e i registi a un pubblico italiano. La Germania ha una giovane generazione di registi molto interessante che non è così conosciuta all’estero. Secondo la struttura, è un classico allestimento del festival, significa che abbiamo un film di apertura e di chiusura con ospiti e un paio di proiezioni intermedie, incluso un programma di cortometraggi.

Wenders, Herzog, Fassbinder e molti altri hanno reso il cinema tedesco un punto di riferimento, anche se i primi due sono ormai anziani e il terzo se n’è andato da un po’ di tempo. Chi sono i talenti emergenti di oggi?

Come ho già detto, si tratta di un bel numero di persone come Nora Fingscheidt (System Crasher, Outrun) o Ilker Catak (Teachers Lounge). A Roma avremo Jannis Alexander Kiefer con “Another German Tank story” per il film di apertura e Chiara Fleischhacker con “Vena” come film di chiusura.

Il Festival del Cinema Tedesco

Proseguiamo con l’intervista al direttore del Festival del Cinema Tedesco.

gente al cinema
Il Festival del Cinema Tedesco (YouMovies.it)

Puoi raccontarci qualcosa sui film che saranno presentati? Cosa hanno in comune?

A Roma avremo un programma che mostra la diversità del cinema tedesco temporaneo, con film come “Elbow” di Asli Örzaszlan, un regista di origine turca, o “Münter & Kandinsky” di Marcus O. Rosenmüller, un noto regista tedesco. Prima di alcune proiezioni, proietteremo nuovi cortometraggi tedeschi e avremo anche un programma dei migliori cortometraggi tedeschi, chiamato Next Generation / Short Tiger con uno dei registi come ospite.

Quali sono le ragioni che ti hanno spinto a portare avanti questa meravigliosa iniziativa?

L’Italia è un paese di amanti del cinema e con una forte tradizione nazionale nel cinema. Pensiamo che anche il cinema tedesco debba essere presentato. Poiché la giovane generazione di registi tedeschi non è così conosciuta, cerchiamo di mostrare le loro opere a un pubblico italiano interessato.

Qual è la posizione del cinema tedesco nel mondo oggi?

Il cinema tedesco sta andando bene oggi. In termini di vendite, l’animazione tedesca sta realizzando oltre il 50% delle vendite internazionali. Ma abbiamo anche altri film che stanno andando bene a livello internazionale, come “Cuckoo” di Tilman Singer o “The teachers lounge” di Ilker Catak. E a proposito, la Germania ha avuto 3 volte di fila una nomination all’Oscar per “Miglior film internazionale”, quest’anno con “The seed of the sacred fig” di Mohammad Rasoulof.

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