Claudio Bisio: “Un flop clamoroso” | La confessione sul difficile retroscena

L’attore ha avuto solamente un rimpianto nella sua esperienza cinematografica, un inciampo che però ha saputo sfruttare a proprio favore

Claudio Bisio è intervenuto al podcast di Gianluca Gazzoli Passa dal BSMT, ha avuto modo di ripercorrere le tappe della propria carriera. Il retroscena più interessante è venuto fuori parlando di un periodo abbastanza particolare per l’attore, che per sette lunghi anni è rimasto lontano dal mondo del cinema – per la precisione dal 1999 in poi.

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L’attore Claudio Bisio, 66 anni, parla del momento più complicato della sua carriera cinematografica – youmovies.it (fonte foto ANSA)

Il successo di Mediterraneo e Puerto Escondido l’aveva reso tra i volti più interessanti sul grande schermo, aspettava solamente la consacrazione definitiva. Poi arrivò un progetto abbastanza fuori dal comune e il risultato al botteghino fu deludente, nonostante l’enorme potenziale della pellicola. Il pubblico non apprezzò e la carriera di Bisio andò incontro a una brutta battuta d’arresto, compensata negli anni dalla fama televisiva.

Claudio Bisio si confessa: “Quel film fu un flop, mi fermai per sette anni”

“Rimango molto affezionato a quel film che però andò malissimo. Fu un flop clamoroso, da lì in poi se guardi il mio curriculum cinematografico c’è un vuoto”, Claudio Bisio rievoca un momento della propria carriera non esattamente entusiasmante. Alla fine degli anni ’90 infatti è a un passo dal diventare uno dei migliori attori italiani ma sciupa clamorosamente l’occasione d’oro prendendo parte a un progetto che non andò come sperato.

Claudio Bisio rimpianto
Alla fine degli anni ’90 la carriera di Claudio Bisio è a un bivio, l’attore sciupa un’occasione d’oro – youmovies.it (fonte foto ANSA)

Al podcast Passa al BSMT di Gianluca Gazzoli ha ammesso: “Scelsi di entrare nel cast di pellicola che si chiamava Asini di Antonello Grimaldi. Mi piaceva il mondo del rugby quindi accettai ma non era la cosa che mi avevano chiesto espressamente dalla produzione ovvero un prodotto comico”. Nonostante la delusione però ha saputo far tesoro di quell’esperienza: Oggi il film che ho fatto da regista viene da lì, ho scritto una sceneggiatura originale con Giorgio Terruzzi – che è un grande”.

La chiosa infine è sulla chance sprecata: “Avevo iniziato una carriera cinematografica interessante: ho lavorato con Dino Risi, con Francesco Rosi. Era il mio momento ma non l’ho sfruttato. È stato un periodo down per quanto riguarda il cinema poi mi sono riavuto grazie alla televisione però la pellicola successiva è del 2006. Mi chiamò Aurelio De Laurentiis per far il film di Natale, Natale a New York”.

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