Alberto Angela non lo dimentica, il racconto di quei terribili giorni

Alberto Angela non può dimenticarlo, il racconto di quei terribili giorni pieni di paura ancora oggi pesano tantissimo.

Non ha certamente bisogno di presentazioni il conduttore e divulgatore italiano che da anni tiene compagnia a tutto il pubblico della Rai.

Alberto Angela
Ansa

Eppure nel suo passato quello che forse non tutti sanno è legato ad un momento davvero particolare e molto difficile che lui stesso ha vissuto proprio mentre portava avanti il suo lavoro, forse sembrerà impossibile da credere ma realizzare documentari e puntate di approfondimento culturale non è sempre cosi semplice.

Per capire di che cosa stiamo parlando dobbiamo fare un passo indietro nel tempo e tornare a molti anni fa, ovvero il periodo in cui per il suo programma Ulisse si trovava in Niger: ecco che cosa è accaduto.

Alberto Angela: “In Niger ci hanno picchiati e torturati”

Alberto Angela torna ancora una volta al centro dell’attenzione ma questa volta non per quella lite in strada di cui si è reso protagonista ma per un episodio legato al suo passato che ancora oggi non può davvero dimenticare anche per il grande trauma a cui è collegato.

“Ci hanno picchiati ma la parte più brutta erano le torture psicologiche, come le finte fucilazioni” ha svelato nella sua intervista per Vanity Fair il conduttore ricordando la sua esperienza in Niger ovvero in Africa, dove si trovava con la sua troupe con cui collabora davvero da tanto tempo per una delle puntata di Ulisse, il programma che per tanti anni è andato in onda su Rai Tre e ancora: “Poi ci hanno abbandonati nel deserto, sono andati alle nostre macchine e le hanno devastate, derubandoci di tutto. Il giorno dopo sono tornati e ci hanno lasciati liberi”.

Un lieto fine quello arrivato che però non potrà mai cancellare il bruttissimo episodio ovvero il rapimento di cui è stato vittima e che ancora oggi nonostante il passare del tempo non potrà mai essere dimenticato da lui che nonostante tutto ha continuato nel fare il suo lavoro ad ogni costo.

Insomma davvero un ricordo importante il suo che forse fino ad ora la maggior parte del suo pubblico, che da tempo lo considera anche un sex symbol, non conosceva e che da oggi in qualche modo potrà far capire anche qualche lato del suo carattere che non facilmente è di possibile intuizione visto anche quanto il divulgatore stesso è restio nel parlare del suo privato.

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