Alberto Angela, vi ricordate quella lite furibonda per strada? In quella occasione è dovuta intervenire la polizia: che cosa era successo?
Conduttore di grande successo, è reduce dalla prima serata la notte di Natale dedicata a Napoli che ha conquistato tantissimi milioni di telespettatori e proprio in questi giorni torna in onda con tante nuove puntate.
Ma nel frattempo di rivederlo in tv torniamo indietro ad un episodio capitato qualche tempo fa e che lo ha visto coinvolto in una lite per la quale è dovuta intervenire anche la polizia.
Di mezzo ci stava infatti un paparazzo e il figlio, ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire nello specifico che cosa era successo proprio in quella occasione.
Alberto Angela, l’evento traumatico che gli ha cambiato la vita
Alberto Angela e la lite con il paparazzo: è intervenuta la polizia
Alberto Angela torna al centro dell’attenzione ma non per qualcosa che riguarda il suo prossimo programma in onda su Rai Uno ma per un evento del passato che forse non tutti conoscono.
Il tutto è accaduto con un paparazzo che in giro per la città si è trovato davanti il conduttore con il figlio Alessandro, pare infatti che le foto non siano state affatto gradite al conduttore che ha cercato di far cancellare le foto in modo ripetuto visto anche la minore età del figlio che era con lui.
“Gli ho spiegato che non avevo fatto nulla di male, che lui è un personaggio pubblico, ci trovavamo in un luogo pubblico e la legge consente di scattare” ha raccontato il paparazzo che ha poi aggiunto: “continuava a chiedermi di cancellare, dicendo che il figlio è minorenne. Gli ho assicurato che sono un professionista da vent’anni, so bene che non si può pubblicare il volto di un minore e infatti l’avrei “pixelato”. Ma lui insisteva: ‘Che ne so io se poi queste foto finiscono sui social o nel deep web?”.
Alberto Angela ricorda il suo grande amico, le parole commuovono
Insomma davvero un momento di vera tensione per cui sono dovuti anche intervenire dei membri della polizia e chissà poi come è andata a finire.
