Batosta per Briatore, costretto a chiudere: l’imprenditore è una furia

Flavio Briatore ha ricevuto una terribile notizia. L’imprenditore piemontese è una furia dopo che è stato costretto a chiudere l’attività: ecco che cosa è successo e che cosa ha detto.

Ancora una volta l’imprenditore è al centro dell’attenzione popolare per questioni legate alla sua professione. In questi ultimi mesi ha fatto discutere molto sia per alcune dichiarazioni fatte e sia per motivi della gestione delle attività. Dopo la polemica del costo della pizza margherita, adesso la bufera è dettata dal fatto che il dirigente italiano deve chiudere per un disagio inaspettato. Andiamo a vedere nel dettaglio che cosa è successo.

flavio briatore
fonte foto: Ansa

Flavio Briatore continua a far parlare di lui. L’imprenditore sta vivendo un periodo turbolento dal punto di vista professionale, visto che prima aveva scatenato le polemiche sul fatto che non riusciva a trovare personale per via del Reddito di Cittadinanza e poi perché la sua pizza margherita ha un costo esorbitante rispetto alle altre pizzerie.

Adesso l’imprenditore è molto arrabbiato proprio perché il locale Crazy Pizza Rome, che si trova nella famosa e prestigiosa via Veneto della Capitale, è costretto a chiudere per forza. Il motivo di questa chiusura è dettato da dei disagi tecnici che hanno mandato su tutte le furie Briatore che ha deciso di sfogarsi.

Crazy Pizza Rome di Briatore chiude: lo sfogo dell’imprenditore

Un periodo non facile per Briatore dopo l’accusa di evasione fiscale. Adesso l’imprenditore è alle prese con la chiusura del suo locale romano. A spiegare il disagio che hanno avuto è stato proprio lui, che ha rivelato che per diverse ore il ristorante è rimasto senza acqua. Proprio per via di questo problema tecnico sono stati costretti a chiudere ed abbassare le serrante.

Una situazione raccontata dallo stesso manager sui suoi canali social tramite delle storie Instagram, dove ha chiesto scusa a tutti i suoi clienti per l’increscioso problema, tanto che ha lanciato l’accusa ed ha parlato di un “Paese del terzo mondo”. Ha poi comunicato che hanno avvertito subito l’Acea alle ore 14, ma che questi non si sono mossi fino alle ore 19 della sera.

Ha poi sottolineato che l’acqua è assente in tutto il condominio e nessuno ha detto quando il servizio sarebbe stato ripristinato. “Mi scuso con tutti voi che avevate prenotato, eravamo al competo con le prenotazioni e abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti”, ha poi sottolineato l’imprenditore rivolgendosi a tutte le persone che desideravano mangiare nel locale.

Un problema che c’è stato nella giornata di mercoledì e lui l’ha comunicata a tutti il giorno successivo. “Mi hanno riferito che sono arrivati con le autobotti, una roba da terzo mondo. – ha tuonato sempre via social – Ci siamo adoperati noi coi nostri tecnici e abbiamo ripristinato l’acqua coi nostri mezzi. – ha proseguito – A Roma chiudono attività commerciali per mancanza d’acqua. Non me lo sarei mai aspettato”.

Impostazioni privacy