Nadia e Laura, le sorelle di Pietro Maso perdonano il complice

Nadia e Laura, le sorelle di Pietro Maso, hanno deciso di perdonare l’uomo che lo aiutò a togliere la vita ai propri genitori.

Pietro Maso eredità

Era il 1991 quando Giorgio Carbogni insieme a due amici aiutò Pietro Maso ad uccidere i suoi genitori, Antonio e Rosa. Non hanno mai cercato vendetta, Nadia e Laura, che in una sola notte hanno visto sgretolarsi la loro famiglia in uno dei fatti di cronaca nera che hanno maggiormente sconvolto l’Italia.

Nel marzo del 2019 le due donne hanno deciso di perdonare Giorgio Carbogni, condannato a ventisei anni di carcere per concorso in omicidio. L’uomo ha poi cercato di cancellare dalla sua fedina penale il terribile atto e ha chiesto scusa alle due donne.

Nadia e Laura, sorelle Pietro Maso

Antonio Maso e Rosa Tessari
Antonio Maso e Rosa Tessari

Nadia e Laura, le sorelle di Pietro Maso, hanno ricevuto la richiesta di clemenza da parte di Giorgio Carbognin, l’uomo che contribuì all’assassinio dei loro genitori. Ottenuta la clemenza, Carbogin avrebbe potuto riprendere la sua vita in mano, all’estero, senza portarsi dietro il peso di un simile reato.

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Le due donne hanno risposto in maniera positiva, come spiegato dal loro legale Agostino Rigoli hanno anche acconsentito al cambio di cognome di Carbogni con la speranza che, sulla triste vicenda cali il silenzio: “Per il rispetto di tutti.”

Ad aiutare Nasia e Laura a perdonare l’uomo che ha contribuito all’omicidio dei loro genitori è stato la fede. Come ribadito dal loro legale, le due donne non hanno richiesto nessun risarcimento per il danno subito: “Pensando anche alle conseguenze che poteva avere un’azione del genere per i due ragazzi minorenni del gruppo, cioè la rovina economica delle loro famiglie.”

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Le due donne non hanno più avuto niente a che fare con Pietro Maso, il fratello che all’età di 20 anni nel 1991 uccise i loro genitori. L’uomo è ucciso dal carcere dopo 22 anni nel 2013 grazie all’indulto.

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