Maurizio Lastrico ricorda Nadia Toffa, ESCLUSIVO: “Mi è stata vicina quando…”

Abbiamo intervistato in ESCLUSIVA Maurizio Lastrico sul suo ricordo commovente di Nadia Toffa. Anche l’attore ligure era presente al ritorno in tv de Le Iene per omaggiare la splendida ragazza volata troppo presto in cielo.

Maurizio Lastrico ricorda Nadia Toffa

Puoi parlarci del ricordo di Nadia Toffa agli Iene al quale hai partecipato?

Il gruppo autoriale delle Iene ha avuto a che fare davvero con molte persone in questi anni e credo che siano stati fantastici perché hanno fatto un tributo proprio su misura, impregnato su Nadia e sul suo modo di creare contatti. In un mondo della tv in cui spesso siamo in competizione tra di noi è stato un modo per ricordare a tutti che, oltre la finzione e la ricerca di conferme, c’è un’umanità sotto. È stato un regalo che Nadia ha fatto a tutti noi quello di rivederci e di vedere che gli anni sono passati. È stato un momento di riflessione importante anche sul nostro mestiere e sull’importanza di non dimenticarsi di vivere.

Nel periodo in cui sei stato alle Iene hai avuto modo di conoscerla abbastanza bene?

Sì sì anche se non vorrei che si trasformasse in una gara a chi la conosceva meglio perché un ricordo rischia di diventare qualcosa di egoriferito. Nel periodo in cui facevo Pregiudizio Universale, che era una trasmissione in coda, nonostante Nadia avesse tanti casi a cui pensare mi ha sempre dimostrato il suo affetto, mi è stata vicina e credo che apprezzasse davvero il lavoro che stavo facendo. Lei capiva le debolezze e le pressioni che una persona può avere nel presentare qualcosa di proprio. Nonostante fosse alle prese con la chemioterapia, trovava il tempo di mandare un messaggio, un vocale, davvero sentiti, non qualcosa di generico o di circostanza e le veniva spontaneo farlo. Devo dire che, come nelle serie tv e nei film che ho fatto, le protagoniste forti sono quelle che non solo fanno bene il loro lavoro ma si occupano anche di sostenere le persone che fanno parte dello stesso progetto, della stessa squadra. Questo per me è un segno di furbizia positiva perché se la squadra è forte, è forte anche il singolo. Vedere come una persona con il countdown inserito inesorabilmente nella propria vita si sia comportata è stato un insegnamento per tutti. Spesso nelle commemorazioni si fa un minuto di silenzio. Il ricordo di Nadia ha fatto davvero fare una riflessione profonda in un tempo in cui ci sono traguardi economici da raggiungere e preoccupazioni per il futuro. Ha fatto diventare più bello il godersi una cena e la fortuna di poterlo fare e questa fortuna non va celebrata, va vissuta e vanno celebrate le cose che abbiamo.

Grazie, queste parole sono un modo anche per noi di conoscere un po’ Nadia…

Guarda non riesco a trovare un ricordo che la differenzia dalle altre persone, era proprio il tipo di energia che emanava, che si è diluita in tutti i momenti che abbiamo trascorso. Lei è stata proprio umana, non saprei come dirlo diversamente. Nadia è riuscita a rimanere un essere umano pur dentro quella macchina sconquassante e veloce che è un programma tv, soprattutto come le Iene in cui si va a mille all’ora. Sarebbe facile e anche perdonabile staccare un po’ il contatto con la propria umanità invece quando qualcuno riesce a rimanere il contatto con sé stesso è uno dei traguardi più belli per un artista.

Teresa Franco

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