Amedeo Goria, le accuse di molestie sessuali di Michela Morellato

Era il 2005: con la complicità de Le Iene Michela Morellato (che aveva 18 anni) filmò le avances di Amedeo Goria, giornalista sportivo allora sposato con Maria Teresa Ruta.

amedeo goria

La Morellato si è trovata coinvolta anche nello scandalo del generale Harrington, comandante dell’Us Army Africa di stanza a Vicenza licenziato per aver scambiato alcuni messaggi “espliciti” in chat proprio con lei, sposata con un sergente dell’esercito americano di stanza alla base di Ederle.

Amedeo Goria al centro dello scandalo

“Aveva 34 anni più di me e non mi piaceva – disse al Corriere del Veneto – Quando mi ritrovai sul corpo quelle mani, dissi no. Mi rispose che di ragazze come me, carine e simpatiche, ce ne erano tante e che se lo avessi rifiutato non mi avrebbe preso sotto la sua ala, per aiutarmi a entrare nel mondo dello spettacolo“.

Si tratta di una storia che si ripete fin troppe volte, favori in cambio di “attenzioni”: ma quelle sopra riportate non sono parole di ragazze protagoniste dello scandalo Weinstein o del caso Brizzi, i due più recenti.

Nel 2005 a trovarsi nella bufera fu il giornalista Amedeo Gori, allora sposato con Maria Teresa Ruta. A denunciarlo, con un servizio bomba de Le Iene che alzò un polverone e causò a Gori non pochi guai, l’allora diciottenne Michela Morellato. Dopo la denuncia, Goria decise di autosospendersi e si dichiarò vittima di un raggiro televisivo. La vicenda fu poi archiviata dal Tribunale di Vicenza per non sussistenza del fatto e Goria denunciò per diffamazione i presentatori del programma.

Oggi la Morellato lavora nelle tv locali, ha avuto difficoltà a inserirsi perché le è stata fatta terra bruciata intorno a suo dire; è anche mamma di un bambino. Ha raccontato la sua storia in una biografia intitolata Un talento per i guai.

“Goria sosteneva che funzionava così – ha ricordato la Morellato in quell’intervista – che anche nei concorsi di bellezza le ragazze vanno a letto con gli sponsor per ottenere una fascia. Decisi di denunciare pubblicamente quel sistema perché volevo dare un messaggio forte alle donne: non si devono accettare simili ricatti”.

 

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D A N G E R O U S. @toniguydts

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