Lutto nel mondo del Cinema: primo suicidio causato dallo scandalo Weinstein

Alla fine come molti temevano è arrivato il primo suicidio diretta conseguenza dello scandalo sessuale legato al produttore cinematografico Harvey Weinstein. A togliersi la vita però non è stata una delle sue vittime, ma una donna che lavorava con lui alla Miramax e che evidentemente si è sentita in colpa per non aver fatto nulla per fermarlo.

Si tratta di Jill Messick, una 50enne che oltre ad aver prodotto film di successo è stata anche manager dell’attrice Rose McGowan proprio negli anni in cui in cui quest’ultima avrebbe subito la presunta violenza sessuale da parte di Harvey Weinstein. La McGowan aveva accusato proprio la Messick di non averla aiutata in quel frangente e di averla lasciata in balia di quel mostro. Accuse durissime da accettare per la produttrice 50enne che era entrata anche in un grave stato di depressione.

La sua famiglia ora se la prende proprio con l’attrice: “Vedere il suo nome nei titoli dei giornali giorno dopo giorno, come tentativo di qualcuno di sollevare attenzione alla sua causa personale, insieme al disperato tentativo di Harvey di vendicarsi, è stato per lei devastante. Jill credeva nel Movimento. Ha sostenuto ogni donna che sia riuscita a condividere la propria difficile verità e le accuse a chi aveva commesso atti ignobili. Era leale, era forte. Jill era molte cose ma non una bugiarda”.

F.B.

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