La Cambogia bandisce “Kingsman: Il cerchio d’oro”

“Dopo aver rivisto il film abbiamo riscontrato alcuni problemi. Questo film sottintende che la Cambogia sia un luogo dove vivono i terroristi e che rappresenta una minaccia per il mondo”.

Dichiarazione del Ministro della Cultura e del dipartimento delle Arti cinematografiche Bok Borak, secondo il quale Kingsman: Il cerchio d’oro di Matthew Vaughn – che sta facendo registrare un grande successo ai box office – offrirebbe un’immagine negativa e altamente offensiva del paese del sud-est asiatico.

Pertanto, per il momento ha deciso di sospendere le proiezioni del lungometraggio con protagonisti Taron Egerton, Coling Firth e Julianne Moore sebbene la Westec Media Distribution abbia fatto sapere attraverso il suo direttore Simon Choo come al film siano state apportate delle modifiche che il Ministro, evidentemente, non ha evidentemente ancora tenuto in considerazione: “Abbiamo persino eliminato la parola Cambogia e il nome del paese non appare da nessuna parte. Ogni film non può dipingere la Cambogia come un paradiso. Bisogna guardare in faccia il fatto che ogni paese ha i suoi criminali”.

 

Impostazioni privacy