In arrivo il libro di Tom Hanks sulle macchine da scrivere

“Non c’è ragione di possedere centinaia di macchine da scrivere, che non risieda proprio nel gusto di averle! La maggior parte è reperibile per non più di 50 dollari, almeno che non si tratti di modelli utilizzati da Hemingway o Woody Allen. Riescono a durare nel tempo, se vengono pulite e oliate periodicamente. I nastri si trovano facilmente su eBay”.

In possesso di una collezione di oltre cento macchine da scrivere d’epoca – tra cui alcuni modelli rarissimi – che, a discapito delle tecnologie avanzate, tutt’oggi utilizza per battere a mano delle lettere, dichiara questo l’attore due volte premio Oscar Tom Hanks; il quale, oltre ad aver lanciato nel 2014 Hanx Writer, app che ricrea l’esperienza della scrittura a macchina con la “facilità e la velocità di un iPad”, ha rivelato in un’intervista per il New York Post: “Nessuno butta via le lettere scritte a mano, perché sono pezzi di arte grafica, con l’aggiunta che sempre presentano le impronte digitali dell’autore! È impossibile che due persone scrivano allo stesso modo con le macchine da scrivere”.

Mentre un comunicato stampa riporta: “Ho fatto film a New York, Berlino, Budapest e Atlanta, e scrivevo direttamente da queste città. Scrivevo in hotel durante i tour promozionali. Quando avevo troppi impegni, mi organizzavo e cercavo di rispettare i miei programmi, e scrivevo dalle nove all’una del mattino”.

Una passione che trasferirà in un libro, intitolato Uncommon Type: Some Stories, su cui è al lavoro dal 2015 e che uscirà in libreria a ottobre, raccolta di storie brevi sull’oggetto vintage accompagnate da immagini e didascalie.

 

 

 

 

 

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