Il claustrofobico “Event 15” in blu-ray

Event 15

La situazione posta al centro della oltre ora e venti di visione diretta da Matthew Thompson – regista del drammatico Dummy (2008) e con alle spalle una lunga esperienza nell’ambito dei documentari e del piccolo schermo – sembra in un primo momento non essere affatto distante da quella raccontata da John Erick Dowdle nel suo Devil (2010), prodotto da M. Night Shyamalan, che ne scrisse anche il soggetto.
Ma, se in quel caso eravamo in territorio horror e non mancavano affatto risvolti soprannaturali, in Event 15 (2013) ci si mantiene sul piano del realismo, tirando in ballo tre soldati reduci da una spedizione in Medio Oriente che, in cura per il trattamento dello stress post-traumatico che essa ha provocato in loro, finiscono nel centro medico dell’esercito americano.
Tre soldati che, rispettivamente con le fattezze dello Stephen Rider della serie televisiva Daredevil, della Jennifer Morrison di Warrior (2011) e di Josh”The collector”Stewart, portano i nomi di Diego, White e Oldsman e, un giorno, rimangono bloccati in ascensore.
Imprevisto che segna soltanto l’inizio di un intrappolamento destinato ad occupare claustrofobicamente l’intero elaborato, un po’ come accaduto al Ryan Reynolds di Buried – Sepolto (2010) e ai protagonisti di Cube – Il cubo (1997).
Lungometraggio, quest’ultimo, con il quale, tra l’altro, il thriller in questione condivide la tematica degli esperimenti comportamentali; man mano che i tre, impegnati a tentare di mettersi in contatto con l’esterno per far sì che qualcuno provveda a liberarli, scoprono che la città in cui si trovano sta affrontando un grave attacco terroristico.
E, se da un lato vi sono anche pericolose radiazioni in agguato, dall’altro non sono assenti i morti nel corso di un inedito cinematografico che, reso disponibile su supporto blu-ray italiano da CG Home Video, privilegia una tensione atta a salire lentamente fotogramma dopo fotogramma… perché, come gridato anche sul retro della fascetta del disco, nessun avvertimento, nessun controllo, nessuna via d’uscita!

Francesco Lomuscio

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