“Donald Neilson, la iena di Londra” riscoperto in dvd

Donald Neilson

Dopo il fondamentale recupero su supporto digitale della versione integrale di Maliziosamente, che, diretto a quattro mani nel 1969 da Paul Collet e Pierre Drouot, fu la prima libera trasposizione dal celebre romanzo bollente di sottogenere BDSM Histoire d’O, scritto da Dominique Aury sotto pseudonimo Pauline Réage, Penny Video mette a segno un nuovo colpo per la sua collana Opium Visions, dedicata a rari titoli di culto degli anni Sessanta e Settanta.
Infatti, rende disponibile in edizione dvd Donald Neilson, la iena di Londra, che, datato 1977 e diretto e prodotto dallo stesso Ian Merrick poi regista soltanto dell’horror thriller Crimini allo specchio, di ventitré anni dopo, non bisogna assolutamente confondere con l’italiano La jena di Londra di Gino Mangini, risalente al 1964.
In questo caso, infatti, la oltre ora e mezza di visione – bloccata dalla censura al momento dell’uscita nelle sale cinematografiche – parte da un reale fatto di cronaca nera britannica per porre il Donald Sumpter del fincheriano Millennium – Uomini che odiano le donne nei panni dell’ex militare del titolo; il quale, tornato alla vita civile ed incapace di riprendere il proprio posto all’interno della società, sfrutta il suo addestramento di guerrigliero intraprendendo una serie di sanguinose rapine ad agenzie postali.
Serie di sanguinose rapine che lo rendono in breve tempo uno dei killer più temuti d’Inghilterra, ovvero colui che, nella realtà, i quotidiani denominarono “la Pantera nera” e di cui seguiamo qui le gesta inscenate senza distaccarsi molto dal respiro dei film horror brutti, sporchi e cattivi di allora.
Perché, proprio come nella maggior parte dei casi rientranti nella celluloide più violenta sfornata nel decennio de L’ultima casa a sinistra di Wes Craven e Non aprite quella porta di Tobe Hooper, sono le diverse uccisioni eseguite a sangue freddo a rappresentare l’impressionante punto di forza dell’operazione, che si evolve lentamente per sfociare nel rapimento di un’ereditiera atto ad occuparne la seconda parte.
Al servizio di un resoconto fedele ed antiretorico che, tenendo in considerazione anche la presenza del suo doppiaggio dell’epoca, si rivela non poco prezioso per qualsiasi collezionista di prodotti di genere (e non solo) degno di questa classificazione… tanto più che la sezione extra del disco, inoltre, riserva un’intervista di diciassette minuti al già citato Merrick.

Francesco Lomuscio

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