Se qualcuno è ancora convinto del fatto che il primo film a immergere in un contesto western l’immagine di un serial killer sia stato il misconosciuto In nome del padre, del figlio e della colt, che, diretto nel 1971 da Mario Bianchi, sfruttava la figura di un misterioso individuo mascherato in vena di omicidi durante la notte di Halloween, sarà sicuramente costretto a ricredersi nel momento in cui avrà modo di visionare Garringo, co-produzione tra Spagna e Italia concepita due anni prima dal Rafael Romero Marchent cui si devono, tra gli altri, Una donna per Ringo e Quando Satana impugnò la colt.
Circa un’ora e mezza di visione in cui il mitico Anthony Steffen (all’anagrafe Antonio Luiz De Teffè) – interprete sempre nel 1969 di Una lunga fila di croci e Django il bastardo – veste i panni dell’abile tenente del titolo, il quale, scarcerato e incaricato di scoprire il responsabile di una serie di delitti ai danni di alcuni ufficiali nordisti, diviene amico dello sceriffo Klauss alias José Bódalo, a sua insaputa genitore adottivo proprio dell’assassino.
Perché, con le fattezze di un ottimo Peter Lee Lawrence e testimone quando era ancora bambino dell’uccisione di suo padre, disertore nordista accusato di tradimento dai propri commilitoni, il figliastro Johnny non riesce in alcun modo a cancellare il trauma e, pur mostrandosi apparentemente educato e cordiale con il prossimo, si dedica all’eliminazione a sangue freddo di coloro che disarma e fa prigionieri.
E, mentre la Solvi Stubing divenuta nota per lo spot televisivo della birra Peroni concede anima e corpo a Julie, figlia dello sceriffo, non risultano assenti neppure dei bounty killer sulle tracce del bandito nel corso di una movimentata vicenda che, chiaramente non priva di sparatorie e spargimenti di cadaveri, viene ulteriormente impreziosita dalla bella fotografia di Aldo Ricci e dall’ottima colonna sonora a firma di Marcello Giombini.
Una movimentata vicenda che è Federal Video a riscoprire su supporto dvd, oltretutto corredato negli extra da uno speciale di sedici minuti a cura di Valentina Pattavina e riguardante l’evoluzione del filone che ha consegnato alla storia della Settima arte, tra gli altri, il maestro Sergio Leone.
Francesco Lomuscio
