In dvd l’inedito thriller “Curve – Insidia mortale”

Curve

Ricordate “The hitcher – La lunga strada della paura”, il bel thriller on the road che, diretto nel 1986 da Robert Harmon e incentrato su un Rutger Hauer psicopatico autostoppista impegnato a tormentare C. Thomas Howell, generò anche – rispettivamente nel 2003 e nel 2007 – il tardo sequel “The hitcher II – Ti stavo aspettando” di Louis Morneau e un mediocre remake a firma di David Meyers?
Reso disponibile su supporto dvd italiano, l’inedito “Curve – Insidia mortale” – concepito nel 2015 dallo stesso Iain Softley cui si devono il beatlesiano “Backbeat – Tutti hanno bisogno di amore” e l’horror “The skeleton key” – parte bene o male da un’idea simile, ponendo in scena la Julianne Hough di “Burlesque” nei panni di Mallory, la quale, in viaggio in automobile per andare a sposarsi, carica lungo il percorso l’attraente autostoppista Christian alias Teddy”A single man”Sears, che non tarda, ovviamente, a rivelarsi tutt’altro che sano di mente.
In questo caso, però, non assistiamo alla lunga lotta in corsa tra la protagonista e il folle, in quanto la donna, nel tentativo di sbarazzarsene, decide immediatamente di provocare un incidente buttandosi con il mezzo fuori strada; senza immaginare, però, di rimanervi incastrata come accadde all’Adrien Brody di “Wrecked”.
Anche perché, mentre il vincitore del premio Oscar per “Il pianista” si vedeva lì costretto a mangiare addirittura formiche per sopravvivere, la qui malcapitata non esita ad uccidere e cucinare una parte di ratto nel corso della piuttosto serrata oltre ora e venti di visione costruita, come c’era da aspettarsi, sul violento rapporto tra vittima e carnefice.
Rapporto che, con “Listen to your heart” dei Roxette destinata occasionalmente a fare quasi da inquietante tormento, viene descritto privilegiando non poco la tensione; man mano che un temporale contribuisce a complicare ulteriormente la tragica situazione e che non manca neppure una tortura a base di sparachiodi.
Fino all’inevitabile scontro finale di un insieme tranquillamente leggibile in qualità di metafora relativa alle conseguenze della caduta in tentazione e il cui disco, nella sezione extra, offre la storyline alternativa, ovvero un filmato di undici minuti atto a mostrare un diverso sviluppo della storia raccontata.

Francesco Lomuscio

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