L’inedito russo “The one who switches off the lights” in dvd

The one who switches off the lights

Il fatto che nelle sale cinematografiche italiane imperversi “Child 44: Il bambino numero 44” di Daniel Espinosa, che, tratto dal libro “Bambino 44” di Tom Rob Smith e interpretato da Tom Hardy e Noomi Rapace, prende le mosse dall’atroce fatto di cronaca riguardante Andrei Chikatilo, passato alla storia come “il macellaio di Rostov” e condannato per l’uccisione e la mutilazione di cinquantadue tra donne e bambini nell’Unione Sovietica, ci spinge a riscoprire l’inedito “Tot, kto gasit svet”, reso disponibile su supporto dvd italiano da Nuova Alfabat con il titolo internazionale “The one who switches off the lights” e galleria fotografica quale contenuto extra.
Perché, pur sfruttando un’ambientazione moderna anziché in costume, anche il lungometraggio in questione, diretto nel 2008 da Andrei Libenson, parte da un argomento analogo, tirando in ballo il terrore che arriva a diffondersi per le strade di San Pietroburgo dal momento in cui, una dopo l’altra, alcune ragazzine cominciano ad essere uccise, ogni mercoledì, da un misterioso omicida.
Un caso che porta la città a dibattersi in una crisi isterica, con giornali che titolano di un criminale spietato e genitori che hanno paura di lasciare i loro figli all’aperto; mentre il capitano Pyotr Moiseev alias Aleksey Guskov arriva in uno strano, piccolo paese intento a scoprire cosa nasconde ed a trovare l’assassino.
Nel corso di oltre ottanta minuti di visione che, al di là dei ritrovamenti dei cadaveri, si costruiscono in maniera principale sulle indagini portate avanti dal protagonista, tra incontri con persone sempre nuove per poter far luce sui sanguinari avvenimenti e progressiva emersione di indizi.
Ed è una fredda ambientazione innevata a fare da contorno al tutto, man mano che ci si avvia verso una fase conclusiva non priva di morti pronti a fare la loro entrata in scena e approdante ad una dura lotta tra bene e male nel bel mezzo dell’acqua ghiacciata.
Insomma, quasi una “risposta cirillica” ai thriller di David Fincher (con “Zodiac” in testa).

Francesco Lomuscio

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