Presentato a Roma il dvd de “Il capitale umano”

il-capitale-umano“È stato un parto complesso, come lessi questo libro segnalatomi da Niccolò Ammaniti pensai che il sobborgo con il finanziere potente e la middle class intorno fosse qualcosa che ci riguardava”.
Parole del cineasta livornese Paolo Virzì presso la “Discoteca laziale” di Roma, in occasione dell’uscita in dvd de “Il capitale umano”, dramma a tinte thriller che, edito da 01 Distribution e tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore di Chicago Stephen Amidon, gli ha fatto conquistare il quarto Ciak d’oro della sua carriera.
Oltre a far vincere il David di Donatello al non protagonista Fabrizio Gifuni, il quale, presente all’incontro, ha dichiarato: “Forse si tratta della più bella sceneggiatura che mi è capitata; il romanzo ancora non l’ho letto, lo leggerò questa estate, comunque Paolo mi aveva raccontato la storia con dovizia di particolari”.
L’attore, che pare annoveri tra le sue principali fonti di ispirazione lo scultore Alberto Giacometti, interpreta nel lungometraggio un ricchissimo titolare di fondi di investimento cui viene contrapposto un ambizioso agente immobiliare in crisi con le fattezze di Fabrizio Bentivoglio, intento a sfruttare cinicamente l’opportunità che gli deriva dal fidanzamento tra la propria figlia Matilde Gioli e Guglielmo Pinelli, che incarna il figlio dell’uomo.
Ma è da un incidente stradale ai danni di un cameriere in bicicletta che prende il via la oltre ora e quaranta di visione, in quanto lo spettatore viene immediatamente spinto a chiedersi chi ne sia responsabile, man mano che troviamo in scena anche Valeria Bruni Tedeschi impegnata a fare da moglie al finanziere, Valeria Golino nel ruolo di una psicologa e Giovanni Anzaldo in quello di un ragazzo con cui fa conoscenza la protagonista.
Per concludere con Luigi Lo Cascio, al servizio di un elaborato che provvede ad alimentare la curiosità dello spettatore nei confronti della rivelazione finale ricorrendo ad una struttura volta ad assemblare la ricostruzione di quanto accaduto tramite i tre diversi punti di vista appartenenti ad altrettanti personaggi tra quelli elencati.
E sono il trailer, un backstage di ventidue minuti, due scene eliminate, il videoclip di “I’m sorry” dei The Jackie-O’s Farm e il commento audio del regista – che si sofferma soprattutto sulla costruzione di questo ambiente inventato ma vero – ad arricchire nella sezione extra il film, viaggio nello splendore e nella miseria di una provincia del Nord Italia di cui Gifuni precisa: “La differenza fondamentale tra il mio personaggio e quello descritto nel libro sta nel fatto che, sulla carta, si tratta di un uomo che si è fatto da solo, di umili origini, cosa che in Italia avviene una volta su cento”.

Francesco Lomuscio

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