Considerando che gli autori sono Jason Friedberg e Aaron Seltzer, ovvero coloro che, oltre ad aver sceneggiato “Scary movie – Senza paura, senza vergogna… senza cervello!” (2000) di Keenen Ivory Wayans, hanno provveduto a rispolverare in salsa comica i più gettonati filoni della cinematografia a stelle e strisce d’inizio terzo millennio – dalla commedia romantica al franchise sentimental-vampiresco “Twilight” – dirigendo scapestrati lungometraggi del calibro di “Hot movie – Un film con il lubrificante” (2006), “3ciento – Chi l’ha duro… la vince!” (2008) e “Mordimi” (2010), non potevamo certo aspettarci un’operazione mirata alla serietà con “The starving games” (2013), che lascia intuire ancora meglio il proprio obiettivo grazie al bizzarro titolo italiano: “Angry games – La ragazza con l’uccello di fuoco” (!!!).
Quindi, appare immediatamente chiaro che l’intento dei due cineasti americani sia stavolta quello di partire dall’acclamata saga avventurosa “Hunger games” – tratta dalla serie di romanzi scritti da Suzanne Collins – per mettere in piedi il nuovo esile plot da infarcire con occasioni di divertimento: nel Distretto 12 stanno per iniziare gli Starving games e tutti i genitori sono invitati a portare i loro figli in piazza, dove la sorte deciderà chi di essi prenderà parte alla competizione.
Esile plot che coinvolge la Maiara Walsh vista nel serial televisivo “The vampire diaries” nei panni della agile ed indomita Kantmiss Evershot, la quale si propone volontariamente per i giochi, senza immaginare la sequela di situazioni demenziali pronte a tempestare il suo cammino.
Infatti, al di là della già citata lotta per la sopravvivenza su celluloide attuata da Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson, ad essere bersagliati sono anche “Il grande e potente Oz” (2013) di Sam Raimi e “Avatar” (2009) di James Cameron, ormai quasi presenza fissa delle parodie post-2000.
Senza dimenticare prese in giro rivolte a show statunitensi del piccolo schermo ed ai personaggi protagonisti del cinecomic “The Avengers” di Joss Whedon, dei primi due macho-tasselli de “I mercenari” e della trilogia jacksoniana “Lo Hobbit”.
In mezzo a peti, grottesche arance parlanti e battute riguardanti, tra gli altri, Quentin Tarantino, Lady Gaga e Justin Bieber… per oltre un’ora e venti di visione che è Key films a rendere disponibile su supporto blu-ray italiano, con il trailer del film nella sezione riservata ai contenuti speciali.
Francesco Lomuscio