Il primo Oscar alla regia consegnato a una donna è arrivato soltanto nel 2010 con la vittoria di Kathryn Bigelow per “The hurt locker”, un fatto che apparentemente sancisce un momento importante per la storia del cinema, “la macchina dei sogni” che da sempre posa uno sguardo maschile su figure iconiche della femminilità. Ma il cinema a regia femminile ha tutta un’altra storia, che lontano dai meccanismi hollywoodiani ha trovato il modo di sancire la sua alterità e riformulare un nuovo linguaggio e un immaginario rinnovato. Proprio alla rivoluzione cinematografica portata dalle donne che hanno scelto di varcare “lo specchio di Alice” sono dedicati questi cinque appuntamenti. Partendo dalle riflessioni nate nella stagione dei movimenti degli anni Settanta (le riletture di Leni Riefenstahl da parte di Susan Sontag, l’ormai abbandonata definizione del “femminile” nel cinema), si arriva alla fertile situazione contemporanea tra la presunta accessibilità al cinema mainstrem e la resistenza di forme alternative di regia al femminile nelle arti visive e nel cinema più indipendente.
I cinque incontri del workshop intendono aprire alcune prospettive sul cinema femminile, a lungo trascurato e marginale, oggi in un momento di felice espressione e di continua elaborazione teorica.
Il laboratorio prevede lezioni e proiezioni di film che verranno introdotti, commentati e discussi.
I partecipanti potranno mettersi alla prova con esercitazioni scritte, in seguito alle quali verranno scelti i membri della Giuria Giovani di “Sguardi Altrove 2014 – Festival di regia al femminile”.
Programma
lunedì 24 febbraio 18.30-22.30 Fabbrica del vapore
Gesti di rivolta. Un percorso nel cinema e nella fotografia “al femminile”, in particolare della prima metà del Novecento (Germaine Dulac, Leni Riefenstahl, Maya Deren, Diane Arbus), volto a individuare nella sperimentazione e nella rottura degli schemi – di ruolo, innanzitutto, ma anche di forma – un tratto specifico dello “sguardo femminile”. Luisella Farinotti, docente universitaria.
lunedì 3 marzo 18.30-22.30 Fabbrica del vapore
Filmare come atto identitario. Un percorso tra le nouvelles vagues e la militanza degli anni Settanta (tra Chantal Akerman, Agnes Varda, Vera Chytilova) per mettere a fuoco la nuova consapevolezza radicata in immagini precarie e narrazioni destrutturate. Incontro con Daniela Persico, critica cinematografica.
lunedì 10 marzo 18.30-22.30 Fabbrica del vapore
Vicine e lontane da Hollywood. Un percorso sulle figure più significative del cinema contemporaneo (da Kathryn Bigelow a Sofia Coppola, passando per Kelly Reichardt, Tamara Jenkins e Lisa Cholodenko). Un focus sulle declinazioni dello sguardo femminile nel cinema americano, in una costante e talvolta ambigua ricerca di identità tra produzioni indipendenti e grandi budget. Incontro con Maria Paola Pierini, docente universitaria.
mercoledì 12 marzo 18.30-22.30 Fabbrica del vapore
Pellicola e simil-pelle: tentavi di cinema quasi-umano. Attraverso la proiezione di alcune opere dell’artista Anna Franceschini si cercherà di analizzare il ruolo e il significato del corpo e dei suoi simulacri nel fare artistico della scena contemporanea, alla luce di tendenze estetiche, mutazioni tecnologiche e derive del gusto. Incontro tenuto da Anna Franceschini.
venerdì 14 marzo ore 18.00 Spazio Oberdan
Visione di Talea (Germania, 2013) e incontro con la regista Katharina Muchstein, ospite del festival “Sguardi altrove”, conduce Patrizia Rappazzo.
La quota di iscrizione è di 50 euro
Entry form: http://www.filmmakerfest.com/Home/Form/27
Info e iscrizioni:
Ottavia Fragnito, workshop@milanofilmnetwork.it, 023313411