Addio a Remo Capitani, lo spaghetti-man

Remo_Capitani_2Ieri è stato un giorno triste al Quarticciolo. Qualcuno ha accarezzato la foto che da anni campeggiava nel bar Conti di viale Palmiro Togliatti, un riquadro con il volto sorridente di Remo Capitani. «Remo non c’è più, è morto venerdì – dice con le lacrime agli occhi Giancarlo Conte – tutti gli volevano bene al Quarticciolo».

Remo Capitani, classe 1927, è stato uno dei protagonisti degli spaghetti western. Interpretava la parte del cattivo, Mezcal, in Lo chiamavano Trinità. Iniziò la sua carriera come stuntman, poi si fece strada nel genere degli Spaghetti Western. Tra i film che interpretò Django il bastardo (regia di Sergio Garrone), W Django!, Il grande duello. Interpretò anche una parte in Gangs of New York.

L’ultima intervista la rilascio al Messaggero. Lunghi baffi ormai imbiancati, gli occhi che si illuminavano appena parlava di Cinema, i racconti degli anni trascorsi a Cinecittà, l’affetto per Giuliano Gemma e per Terence Hill e la nascita del suo nome d’arte Ray O’Connor. Capitani ricordava i «voli da cavallo come stuntman nei film, la vita negli studi cinematografici di Cinecittà accanto a Federico Fellini, Roberto Rossellini, Carlo Lizzani». Remo aveva ricordato anche «l’amicizia con Totò, le riprese di Ben Hur», le mani strette a Charlton Heston e Mel Gibson. Oltre 300 i film interpretati da Remo che conobbe anche il gobbo del Quarticciolo. I funerali di Capitani si svolgeranno lunedì alle 10 nella chiesa di piazzale del Quarticciolo.

Fonte: IlMessaggero.it

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