Al Pacino, Christopher Walken e Alan Arkin sono “Uomini di parola”… in dvd

uomini-di-parolaRispettabile mafioso, ventotto anni prima Val, con le fattezze di Al Pacino, ha rifiutato di fare la spia e di tradire i suoi amici, e, finita di scontare la pena detentiva, esce dal carcere e si ricongiunge con l’ex socio Doc, ovvero Christopher Walken.
Con Alan Arkin nei panni di Hirsch, altro ex compagno del gruppo del quale si rimettono alla ricerca, basta questo piccolo pretesto al regista Fisher Stevens per poter riunire nel suo “Uomini di parola” tre vincitori del premio Oscar – nonché tre dei migliori attori della scena hollywoodiana – e renderli protagonisti di una storia di ritrovati legami che, però, non sono più limpidi come un tempo.
Perché, man mano che vediamo il trio impegnato a riflettere sulla perdita e sulla riconquista della libertà, sugli alti e bassi della lealtà e sui giorni di gloria passati, scopriamo da un lato che sulla testa di uno di essi c’è una taglia e dall’altro che, di conseguenza, uno della combriccola si trova costretto a dover scegliere tra l’importanza dell’amicizia e la salvezza per se stesso.
Ma il tutto procede in maniera tutt’altro che seriosa, in quanto, sebbene lo spirito di fondo della vicenda non si discosti più di tanto da quello che caratterizzò il tarantiniano “Pulp fiction”, non si eccede in violenza e ci si mantiene in maniera piacevole dalle parti della commedia leggera in salsa malavitosa.
Del resto, mentre al cast si aggiungono anche la Lucy Punch di “Bad teacher – Una cattiva maestra” e il Craig Sheffer di “Hellraiser 5: Inferno”, non sono grottesche confessioni con sacerdoti ed escursioni in una casa d’appuntamento destinate a generare addirittura imprevisti con il Viagra a risultare assenti; tra immancabile droga, furti d’auto con sorpresa annessa e rapine.
E ad accompagnare il tutto provvede una colonna sonora originale a firma di Jon Bon Jovi, cui è dedicato anche un mini-speciale incluso nella sezione extra del dvd del film, distribuito da Koch Media e comprendente, inoltre, due minuti di scene tagliate, un dietro le quinte ed uno sguardo alla creazione ed agli storyboard dei momenti di guida.

Francesco Lomuscio

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