Ecco l’incredibile verità di Maria De Filippi

I tronisti non le piaccioni, ma “Uomini  e Donne” lo procrastina imperterrita da moltissimi anni, con grande successo. Maria De Filippi si è confessata a “Visto” e ha parlato dei personaggi che anno dopo anno siedono sulla famosa poltrona rossa, suscitando non poche critiche e polemiche. “Sono stanca di portarmi dietro il peso di quella che vince sempre. Nemmeno io amo i tronisti, ma evito di pensare continuamente che sono meglio di loro”, ha dichiarato, confermando la controversia che regna su questo tipo di personaggio. Mentre rispetto ad “Amici” la sua posizione è profondamente diversa: “Con i ragazzi del talent ho stabilito un rapporto vero. Sono tutti figli miei. Spero che ai ragazzi a casa arrivi il messaggio che per farcela nella vita bisogna faticare. Con i miei c’è un rapporto paritario, per questo con loro ho vissuto i pianti, le crisi, le difficoltà. Io sono pazza di loro. Vorrei essere come loro. Non accettano sfumature: sono bianchi o neri, o ti amano o ti odiano. Eppure tutte le volte che si accende il led mi sento svenire dietro le quinte”.

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E oltre la trasmissione? “Emma Marrone, Pierdavide Carone, Alessandra Amoroso, Valerio Scanu e Marco Carta hanno cercato un rapporto con  me. Fin dall’inizio si sono posti nei miei confronti in modo paritario. Non venivano da me solo perché sono “la De Filippi” e potevo aiutarli”. La tv l’ha incoronata da anni come la “numero uno”, ma i critici quasi sempre le danno addosso, ma Maria non fa una piega e va avanti diritta per la sua strada: “Fare programmi nazional popolari non mi offende, mi lusinga, chi mi critica è snob, miope”. Eppure la televisione, quando era piccola, non rappresentava un suo traguardo, nè di vita nè professionale: “La tv non era nei miei piani. Davanti a casa mia c’era un benzinaio e spesso stavo con lui. Pensavo che quel mestiere fosse fonte di grandi guadagni, il suo portafogli era sempre pieno di banconote…

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E poi c’erano il bar dei giovani, il bar dei vecchi e un alimentari. Papà aveva un’azienda agricola che faceva vino. Mamma era una professoressa di italiano, latino e greco. Non dimenticherò mai il giorno in cui andò a parlare col preside del liceo classico davanti a me: ‘È diversa da suo fratello, meglio se la mettete in una sezione più facile’. Aveva ragione. Non studiavo, ma ero furba e brava a copiare. All’Università, invece, sono diventata una secchiona”. A farle imboccare la strada del piccolo schermo l’incontro con Maurizio Costanzo: “Mi ha proposto di venire a Roma a lavorare con lui. Mi ha insegnato molto, ma non mi ha mai forzato ad assomigliare a lui”. Da anni cammina da sola e i risultati fin qui parlano chiaro: “ha vinto lei”.

 

Fonte: Yahoo.com

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