In sala: La sessualità dai suoi diversi punti di vista, “Le cose migliori del mondo”

Uscirà domani 18 ottobre, nelle sale italiane  il film drammatico “Le cose migliori del mondo”, della regista Lais Bodansky. Narra la storia del quindicenne Mano (che in lingua spagnola sarebbe l’abbreviativo di fratello), interpretato dalla rivelazione Francisco Miguez, appasionato di musica (infatti va a scuola di chitarra), che nel suo percorso adolescenziale, si trova ad affrontare dei problemi di crescita, ma anche familiari, che porebbero sconvolgere il suo mondo. Infatti, suo padre dopo anni vissuti come etero, abbandona la famiglia per andare a vivere con un uomo, mentre lui inizia a fare le sue prime esperienze amorose e sessuali, in più è alle prese con un fratello psicologicamente fragile. Un film semplice, che racconta storie di oggi, in una metropoli come San Paolo del Brasile, dove non esiste la “cosa giusta” per tutti, ma quello che è meglio per noi stessi e che più ci fa stare bene. E come nel caso della  sessualità ognuno va alla ricerca del proprio fabbisogno fisico e mentale, anche destando  un certo fattore di sorpresa, ma più passano gli anni e più ci stiamo abituando a degli sconvolgimenti d’ideali che in un’altra epoca non saremmo stati pronti a metabolizzare. Una pellicola che miscela la commedia al dramma e dove grazie all’interpretazione di attori non professionisti, viene messa in risalto l‘autenticità dei personaggi.

 

Diego Pedullà

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