YouMovies intervista in ESCLUSIVA Gian Paolo Leone, l’autore di ‘Oltre Noi’

Partiamo dal romanzo, a questo sei arrivato con un percorso particolare. Infatti tu fai altro nella vita, giusto? Raccontaci cosa fai e come sei diventato scrittore…
“Sì, sono un ingegnere e la mia attività professionale consiste nel condurre impianti chimici ad alta innovazione con scopi di ricerca nel settore agroalimentare. Il percorso che mi ha portato a scrivere Oltre noi parte da lontano. Potrei dire le prime lettere a mia moglie, diversi anni fa. Poi, nel tempo, la partecipazione a vari forum di discussione e qualche tentativo di giornalismo sportivo mi hanno permesso di capire che avevo una predisposizione naturale a coinvolgere chi mi leggeva. Sfruttando questa consapevolezza via via crescente ho iniziato a sviluppare l’idea di poter scrivere un mio primo romanzo. La scintilla su quella che sarebbe stata la trama del mio libro ha fatto il resto…”

Il libro si pone per concetti e immagini come se fosse un film. È una cosa voluta o solo il tuo modo di scrivere?
“Guarda, uso un’espressione visiva che credo possa rendere facile la comprensione del modo in cui mi capita di scrivere… credo peraltro ti farà piacere perché richiama un film che ha fatto epoca nelle generazioni dei trenta-quarantenni: Matrix! Ecco, spesso mi accade di “vedere” le immagini che scriverò: scorrono in me come la matrice verde del film… a quel punto a me non rimane che riprodurre a parole quello che vedo con gli occhi della mente e del cuore. Per qualche verso, è tutto molto semplice!”

La sequenza dei numeri di Lost disseminata nel testo del tuo romanzo, spiegaci questa scelta…
“Beh, prima di tutto va detto che ho iniziato a scrivere Oltre noi a fine 2008, quando in Italia era in programmazione la quarta stagione della serie televisiva. A questo si aggiunga che, per quanto mi riguarda, nelle settimane precedenti alla messa in onda, avevo fatto una full immersion della serie, guardando le prime tre stagioni tutte d’un fiato. A quel punto, ero nell’Isola, con i dispersi del Volo 815. Vivevo in modo forte il concetto di un destino che li aveva portati, tutti insieme, sull’Isola. Quasi che ciascuno di loro fosse legato agli altri da quell’invisibile filo rosso di cui si parla in una famosa leggenda cinese. Erano lì per rinascere dalle loro vite precedenti allo schianto. Ecco, lo stesso concetto di destino e di rinascita lo si ritrova nel mio romanzo.”

Ci hai parlato anche di un omaggio a ‘Vanilla Sky’, come mai hai scelto questo film e l’hai voluto citare?
“Beh, che dirti, l’americano Vanilla Sky e il primogenito spagnolo Apri gli occhi sono parte di quella che può definirsi la mia personale videoteca emozionale. L’idea del sogno lucido che ci costruiamo volontariamente, pur senza esserne consapevoli, per vivere una realtà diversa da quella quotidiana è un po’ la stessa procedura che si mette in atto scrivendo un romanzo. La stessa che, se vogliamo, vive Luca, il protagonista di Oltre noi. Ho voluto omaggiare questi due film dando ad un capitolo il titolo “Paura di volare”, la stessa paura che il protagonista del film è costretto ad affrontare per svegliarsi dal suo sogno lucido.”

Se ti dicessero di farne un film ne saresti contento? Che cast ti piacerebbe avere a disposizione?
“Sarebbe ovviamente entusiasmante vedere riprodotta in un film la storia che ho immaginato nella mia mente. E, aggiungo, sono certo che sarei curioso di vedere in che modo il regista riuscirebbe a leggere le sfumature più nascoste del mio romanzo. Il cast? Senza porre limiti al budget e alla loro voglia di infilarsi in questo progetto cinematografico direi che nei panni di Luca, il protagonista, vedrei bene Kim Rossi Stuart specie nella versione di Anche libero va bene. I panni di Cristina, la moglie di Luca, mi piacerebbe venissero indossati da un’attrice intensa, che riesce a parlare anche solo grazie ai suoi occhi e al suo sorriso: Maya Sansa! Paolo, l’amico e capo di Luca da un attore dalla bellezza altera, fredda: Alessio Boni. Poi vedrei bene la Pandolfi nel ruolo di Federica… in quanto a Giulia, la donna appresso ai cui occhi Luca si perde, non saprei dire: basterebbe trovare una bellezza assoluta con degli occhi blu cobalto… facile, no?”

Matteo Fantozzi

Impostazioni privacy